Alla scoperta della Chiesa della Badia di Ragusa, tra forme barocche e neoclassiche

La Chiesa della Badia di Ragusa
Cortili segreti, dimore aristocratiche, chiese spettacolari. E perfino l’antico circolo di conversazione riservato solo agli aristocratici. Una città che si svela in venticinque tappe-gioiello, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori" a Ragusa, che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
La chiesa del Collegio di Maria, che i ragusani chiamano affettuosamente “la Badia”, fronteggia la piazza della cattedrale di San Giovanni con la sua facciata scandita da imponenti colonne.
Legata all’istituzione dell’Opera Pia Collegio Maria Santissima Addolorata, la chiesa fu fondata nel 1795 dalla devota nobildonna Felicia Schininà dei marchesi di Sant’Elia, per accogliere le fanciulle di ogni ceto o famiglia; divenne poi anche cappella universitaria.
È uno dei capolavori dell’architettura ragusana, punto di transizione dalla gloriosa stagione tardo barocca alle nuove forme neoclassiche. Al suo interno si conservano cinque preziose tele del pittore Tommaso Pollace e un antico organo recentemente restaurato.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
La chiesa del Collegio di Maria, che i ragusani chiamano affettuosamente “la Badia”, fronteggia la piazza della cattedrale di San Giovanni con la sua facciata scandita da imponenti colonne.
Legata all’istituzione dell’Opera Pia Collegio Maria Santissima Addolorata, la chiesa fu fondata nel 1795 dalla devota nobildonna Felicia Schininà dei marchesi di Sant’Elia, per accogliere le fanciulle di ogni ceto o famiglia; divenne poi anche cappella universitaria.
È uno dei capolavori dell’architettura ragusana, punto di transizione dalla gloriosa stagione tardo barocca alle nuove forme neoclassiche. Al suo interno si conservano cinque preziose tele del pittore Tommaso Pollace e un antico organo recentemente restaurato.
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