Alla scoperta di un pigmento millenario: "Ultrasky" svela il blu egizio a Catania

Un viaggio straordinario nel cuore del blu egizio, tra arte e scienza: il 17 giugno alle 18.00 il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, al Palazzo Centrale dell'Università di Catania, apre le porte a "Ultrasky", mostra che svela i segreti di questo pigmento millenario attraverso il linguaggio dell'arte contemporanea e le più innovative tecnologie.
Il blu egizio, un materiale dall'elevata sostenibilità e con proprietà ottiche sorprendenti, andò perduto nel Medioevo riaffiorando sporadicamente nel Rinascimento come testimoniato dal recente rinvenimento negli affreschi di Raffaello a Villa Farnesina.
Dimenticato, è stato riscoperto nell'800 e negli ultimi anni ha attirato una grande attenzione nella comunità scientifica internazionale per le sue potenziali applicazioni in vari campi, dalla produzione di energia, alla sensoristica e alla medicina.
Nove autori contemporanei hanno reinterpretato il blu egizio declinandolo in nove differenti espressioni artistiche, creando opere originali che mostrano la bellezza e la versatilità di questo straordinario pigmento.
Viola Alpi (moda), il collettivo CaCO3 (mosaico moderno), Andrea Chidichimo (pittura), Stefano Conticelli (design e installazioni), Giuliano Giuman (pittore del vetro), Kamilia Kard (arte digitale), Matteo Peducci (scultura), Erica Tamborini (ceramica, arti plastiche e performer) e Franco Vitelli (intarsio cosmatesco).
"Ultrasky" offre un'esperienza immersiva che combina l'estetica dell'arte con il rigore della scienza. La luce infrarossa del blu egizio viene svelata ai visitatori grazie a visori di ultima generazione, permettendo di osservare da vicino la luce unica che emette l'antico pigmento, rivelando così aspetti nascosti delle opere d'arte.
L'ingresso alla mostra è gratuito, fino al 2 settembre, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30. Sabato aperto per gruppi, su prenotazione.
Il blu egizio, un materiale dall'elevata sostenibilità e con proprietà ottiche sorprendenti, andò perduto nel Medioevo riaffiorando sporadicamente nel Rinascimento come testimoniato dal recente rinvenimento negli affreschi di Raffaello a Villa Farnesina.
Dimenticato, è stato riscoperto nell'800 e negli ultimi anni ha attirato una grande attenzione nella comunità scientifica internazionale per le sue potenziali applicazioni in vari campi, dalla produzione di energia, alla sensoristica e alla medicina.
Nove autori contemporanei hanno reinterpretato il blu egizio declinandolo in nove differenti espressioni artistiche, creando opere originali che mostrano la bellezza e la versatilità di questo straordinario pigmento.
Viola Alpi (moda), il collettivo CaCO3 (mosaico moderno), Andrea Chidichimo (pittura), Stefano Conticelli (design e installazioni), Giuliano Giuman (pittore del vetro), Kamilia Kard (arte digitale), Matteo Peducci (scultura), Erica Tamborini (ceramica, arti plastiche e performer) e Franco Vitelli (intarsio cosmatesco).
"Ultrasky" offre un'esperienza immersiva che combina l'estetica dell'arte con il rigore della scienza. La luce infrarossa del blu egizio viene svelata ai visitatori grazie a visori di ultima generazione, permettendo di osservare da vicino la luce unica che emette l'antico pigmento, rivelando così aspetti nascosti delle opere d'arte.
L'ingresso alla mostra è gratuito, fino al 2 settembre, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30. Sabato aperto per gruppi, su prenotazione.
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