Particolare dell'opera "Apecasse" di Andrea Di Marco
Palermo ricorda il pittore Andrea Di Marco a dieci anni dalla prematura scomparsa, con "Pegno", mostra concepita come un omaggio all’inconfondibile poetica figurativa dell'artista: nei grandi ambienti del Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte, oggi sede della Fondazione Sicilia, sono infatti collocati circa trenta suoi dipinti anche di grandi dimensioni, accuratamente selezionati dai curatori Sergio Troisi e Alessandro Pinto, posti in un dialogo serrato con le scaffalature lignee che a perdita d’occhio percorrono le sale.
L’esposizione, visitabile dal 10 novembre 2022 all’8 gennaio 2023 (successivamente prorogata fino al 12 febbraio), opening mercoledì 9 novembre ore 18.00, è promossa dall’Archivio Andrea Di Marco in collaborazione con la Fondazione Sicilia e l’Accademia di Belle Arti di Palermo e realizzata con il contributo di Elenk’Art e Galleria Bonelli.
Il titolo della mostra, “Pegno”, si riferisce non soltanto al luogo che la ospita, ma richiama anche la semplicità elusiva di molti titoli scelti da Di Marco per le sue opere (“Apecasse”, “Radar”, “Seduto”, “Steso”, solo per citarne alcune esposte). La memoria dei poveri oggetti consegnati in pegno si intreccia così con quella delle semplici cose dipinte da Di Marco, in bilico tra attesa e abbandono: sedie, poltrone, biciclette, giocattoli, ombrelloni, abiti, stoffe, ma anche saracinesche abbassate su strade deserte e motoape cariche di cassette.
In mostra sono raccolti i lavori più emblematici dell’autore, quelli popolati da oggetti abbandonati o in disuso, ma anche quelli che meglio rappresentano quel particolare realismo che ha portato Andrea Di Marco (con Alessandro Bazan, Francesco De Grandi e Fulvio Di Piazza protagonista della cosidetta "scuola di Palermo") a essere sempre più identificato con Palermo e la Sicilia, mettendone in evidenza lo sguardo beffardo e allo stesso tempo malinconico.
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