Antichi macchinari in mostra: la Valle dei Templi, gioiello di Sicilia, ospita "Costruire per gli Dei"

In foto la riproduzione di un macchinario degli antichi greci alla Valle dei Templi
Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, in collaborazione con MondoMostre e CoopCulture ha realizzato una mostra didattica che si snoda tra le principali attrazioni storico-archeologiche della Valle dei Templi.
L’esposizione "Costruire per gli Dei. Il cantiere nel mondo classico" è dedicata alle macchine utilizzate dagli antichi greci per la costruzione dei templi, e affronta problematiche e curiosità che scaturiscono nei visitatori di tutte le età, quando si trovano al cospetto delle sontuose case costruite durante il secolo d’oro dell'antica colonia greca di Akragas.
Si parte dall'area ai piedi del tempio di Giunone, dove sono state realizzate due esposizioni relative alle tecniche di distacco dei blocchi in cava e alle tecniche di trasporto, con mezzi ingegnosi quanto rudimentali.
La seconda tappa, posizionata lungo la Via Sacra all'altezza degli Arcosoli, riproduce delle macchine utilizzate per il trasporto di blocchi di grandi dimensioni, come carri equipaggiati per lo spostamento di capitelli.
La terza tappa, a fianco al Tempio della Concordia, riproduce una porzione dell'epistilio di un tempio protodorico, l'antenato ligneo dei templi dorici in pietra.
La mostra accompagna i visitatori durante tutto il percorso di visita, sviluppando ad ogni tappa una tematica differente con l'ausilio di riproduzioni funzionanti di macchine da costruzione e da trasporto, così come sono state descritte dai trattatisti antichi o ricostruite dagli studiosi.
L’alto valore didattico e documentario dell'esposizione è conferito anche dalla presenza di copie di blocchi e partizioni architettoniche varie in pietra, utilizzate nei templi, in scala 1:1. I visitatori osserveranno le diverse fasi di sviluppo di un tipico cantiere del V secolo a.C., dalla cava alla messa in opera e decorazione degli elementi litici.
L'itinerario di visita inferiore è dedicato alla messa in opera dei blocchi mediante elevatori, fedelmente ricostruiti con una grande gru funzionante di 12 metri allestita nell'area del Tempio di Zeus Olimpio, ed una seconda più piccola, anch’essa funzionante.
Inoltre, all'interno dell’auditorium Lizzi, corpo espositivo nell'area del complesso museale del Museo Archeologico Regionale di Agrigento "Pietro Griffo", è stata allestita una sezione dedicata all'esposizione di strumenti di lavoro antichi originali, recuperati dagli scavi di Pompei.
Questa parte della mostra è posta a conclusione dell'esposizione in valle, e si completa con pannelli esplicativi, modellini di alcuni macchinari riprodotti, edizioni originali di rinomati testi e tavole rarissime ma importanti per ricostruire architettura e policromia di diversi edifici templari agrigentini.
Per fruire appieno dell'esposizione, si consiglia di seguire il percorso di visita per come è stato ideato, dal Tempio di Giunone al Tempio dei Dioscuri. La mostra dispone di apparato didascalico in italiano e inglese.
L’esposizione "Costruire per gli Dei. Il cantiere nel mondo classico" è dedicata alle macchine utilizzate dagli antichi greci per la costruzione dei templi, e affronta problematiche e curiosità che scaturiscono nei visitatori di tutte le età, quando si trovano al cospetto delle sontuose case costruite durante il secolo d’oro dell'antica colonia greca di Akragas.
Si parte dall'area ai piedi del tempio di Giunone, dove sono state realizzate due esposizioni relative alle tecniche di distacco dei blocchi in cava e alle tecniche di trasporto, con mezzi ingegnosi quanto rudimentali.
La seconda tappa, posizionata lungo la Via Sacra all'altezza degli Arcosoli, riproduce delle macchine utilizzate per il trasporto di blocchi di grandi dimensioni, come carri equipaggiati per lo spostamento di capitelli.
La terza tappa, a fianco al Tempio della Concordia, riproduce una porzione dell'epistilio di un tempio protodorico, l'antenato ligneo dei templi dorici in pietra.
La mostra accompagna i visitatori durante tutto il percorso di visita, sviluppando ad ogni tappa una tematica differente con l'ausilio di riproduzioni funzionanti di macchine da costruzione e da trasporto, così come sono state descritte dai trattatisti antichi o ricostruite dagli studiosi.
L’alto valore didattico e documentario dell'esposizione è conferito anche dalla presenza di copie di blocchi e partizioni architettoniche varie in pietra, utilizzate nei templi, in scala 1:1. I visitatori osserveranno le diverse fasi di sviluppo di un tipico cantiere del V secolo a.C., dalla cava alla messa in opera e decorazione degli elementi litici.
L'itinerario di visita inferiore è dedicato alla messa in opera dei blocchi mediante elevatori, fedelmente ricostruiti con una grande gru funzionante di 12 metri allestita nell'area del Tempio di Zeus Olimpio, ed una seconda più piccola, anch’essa funzionante.
Inoltre, all'interno dell’auditorium Lizzi, corpo espositivo nell'area del complesso museale del Museo Archeologico Regionale di Agrigento "Pietro Griffo", è stata allestita una sezione dedicata all'esposizione di strumenti di lavoro antichi originali, recuperati dagli scavi di Pompei.
Questa parte della mostra è posta a conclusione dell'esposizione in valle, e si completa con pannelli esplicativi, modellini di alcuni macchinari riprodotti, edizioni originali di rinomati testi e tavole rarissime ma importanti per ricostruire architettura e policromia di diversi edifici templari agrigentini.
Per fruire appieno dell'esposizione, si consiglia di seguire il percorso di visita per come è stato ideato, dal Tempio di Giunone al Tempio dei Dioscuri. La mostra dispone di apparato didascalico in italiano e inglese.
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