"Expo on top": aperitivo e artigianato Ai Tetti Dining
Una location indimenticabile, che si affaccia su una splendida Palermo: Ai Tetti Dining, nelle terrazze del Centrale Palace Hotel ai Quattro Canti di Palermo (visualizza la mappa), l'appuntamento è con "Expo on top", ovvero con gli artigiani palermitani più talentuosi e le loro creazioni: abbigliamento, accessori, creazioni d'eccellenza che pur strizzando l'occhio alla tradizione abbracciano in modo profondo la modernità.
Si dà vita ad una perfetta unione di fashion e intrattenimento, per sorseggiare un drink e assaggiare uno degli stuzzicanti appetizers, conoscendo intanto le creazioni di Vitussi, Roberto Intorre Jewels e Tash Trash Mash.
Vito Petrotta Reyes alias Vitussi è nato a Palermo. Sua madre Fulvia Reyes, insegnante presso l'Istituto d'Arte di Palermo, ha allevato il figlio in un mondo colorato, circondato da arte e design. Reyes ha trascorso la maggior parte del suo tempo nel suo studio e la bottega della nonna ceramista e sarta, Linda Chauffourier.L'Atelier Vitussi espone tessuti vivi, colorati, normalmente utilizzati per l'arredamento di design d'interni e di up-holstery che lo stilista Vito Petrotta ha trasformato in una sinuosa collezione da indossare.
Roberto Intorre nasce nel 1966 in Sicilia, a Canicattì. Consegue la laurea in Architettura presso la facoltà di Palermo con la tesi Gioiello è/e architettura. Intorre inizia da autodidatta, la sua è una vera e propria fede, una ricerca inesauribile di alchemico curioso che, nei suoi monili, insegue il carattere, la nobiltà, il potere quasi sacro dei metalli. Ogni creazione ha la sua verità, il suo fluire, la sua peculiare comunicazione non verbale che incontra il desiderio di chi lo sceglie per sfidare o difendersi, quasi fosse un’appendice emozionale.
Per Gwena Cipolla, alias Tash Trash Mash, l’artigianato è evoluzione, esperimento della materia. Ricerca di un punto di vista non definitivo, scelta continua. Ma soprattutto affermazione di un lavoro strettamente connesso alla mano (e alla testa) che lo produce. Il suo stile rappresenta un mondo postmoderno, composito e multiforme dove tecniche, materiali e linee si compongono in equilibri spesso critici e mutevoli alla ricerca dell'unità.
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