"Ars. Rustica": mostra di scultura di Nazareno Spinelli a Porto Empedocle
"Dualità", scultura in alabastro
Nazareno Spinelli è uno scultore naif originario di Cammarata. La sua arte, così lontana dagli stereotipi e dai clichè dell'arte colta e dell'arte accademica, racconta il mondo contadino e il folklore urbano in modo fantasioso, quasi fiabesco.
Un artista visionario che mescola in modo personale il naturalismo con elementi primitivi dando maggiore rilievo ai dettagli, che siano le rughe di un viso o il vello dell’Agnus Dei; le forme lineari prevalgono su quelle plastiche e un unico punto di vista frontale s'impone sugli altri, come si evidenzia nella serie delle erme.
Ciò che Spinelli scolpisce è ciò che inconsapevolmente concepisce e riproduce in modo istintivo, a volte persino caricaturale come ad esempio il busto virile sormontato da un esagerato testone dal titolo "testus".
Non essendo influenzato da nessuna scelta esterna, da nessuna committenza, da nessuna imposizione sociale e da nessuna corrente, Spinelli si esprime con un linguaggio artistico soggettivo, spontaneo e selvaggio, che non ha nessuna genealogia: la sua arte è infatti un'espressione libera nel pensiero, così come nelle forme e nell'esecuzione.
Nei locali della Torre di Carlo V di Porto Empedocle, dal primo fino al 17 marzo, sarà fruibile la mostra di scultura "Nazareno Spinelli. Ars Rustica", prodotta dall’associazione culturale Mariterra e curata da Luca La Porta.
Nella sua produzione è possibile individuare iconografie ben precise: le figure zoomorfe testimoniano un’attenzione curiosa per la vita degli animali; i volti, le erme, i ritratti e le maschere antropomorfe, liberati dalla pietra dallo scalpello dello scultore, rappresentano il tramite tra la realtà e il soprannaturale.
Nelle sculture si coglie la natura complessa, irrazionale e fantastica del suo linguaggio artistico che arriva dritta allo spettatore.
Un artista visionario che mescola in modo personale il naturalismo con elementi primitivi dando maggiore rilievo ai dettagli, che siano le rughe di un viso o il vello dell’Agnus Dei; le forme lineari prevalgono su quelle plastiche e un unico punto di vista frontale s'impone sugli altri, come si evidenzia nella serie delle erme.
Ciò che Spinelli scolpisce è ciò che inconsapevolmente concepisce e riproduce in modo istintivo, a volte persino caricaturale come ad esempio il busto virile sormontato da un esagerato testone dal titolo "testus".
Non essendo influenzato da nessuna scelta esterna, da nessuna committenza, da nessuna imposizione sociale e da nessuna corrente, Spinelli si esprime con un linguaggio artistico soggettivo, spontaneo e selvaggio, che non ha nessuna genealogia: la sua arte è infatti un'espressione libera nel pensiero, così come nelle forme e nell'esecuzione.
Nei locali della Torre di Carlo V di Porto Empedocle, dal primo fino al 17 marzo, sarà fruibile la mostra di scultura "Nazareno Spinelli. Ars Rustica", prodotta dall’associazione culturale Mariterra e curata da Luca La Porta.
Nella sua produzione è possibile individuare iconografie ben precise: le figure zoomorfe testimoniano un’attenzione curiosa per la vita degli animali; i volti, le erme, i ritratti e le maschere antropomorfe, liberati dalla pietra dallo scalpello dello scultore, rappresentano il tramite tra la realtà e il soprannaturale.
Nelle sculture si coglie la natura complessa, irrazionale e fantastica del suo linguaggio artistico che arriva dritta allo spettatore.
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