"Attrazioni" nei ritratti di Judyta Krawczyk, l'artista polacca che ama la Sicilia
"Nick Cave", ritratto di Judyta Krawczyk (part.)
Palazzo Nicolaci di Villadorata, ospita la rassegna artistica "Percorsi di NOTOrietà", promossa da Studio Barnum contemporary con il Patrocinio del Comune di Noto.
L'edizione 2019, curata dal suo ideatore Vincenzo Medica nel 2002 con l'intenzione di portare alla luce talentuosi artisti ancora poco conosciuti, si apre con la mostra "Attrazioni", con singolari ritratti dipinti, di piccolo formato, che l'artista Judyta Krawczyk (Lubin, 1978), innamorata della Sicilia e di Noto, presenta per la prima volta al pubblico siciliano.
"Da adolescente ho visto il film 'Il postino' e ho sentito un'insolita vicinanza con quel luogo e l'atmosfera. Un forte desiderio di trasferirmi lì - dichiara l'artista Krawczyk - con mio marito Grzegorz, poeta e musicista
Si può dire che la Sicilia ha unito i nostri cuori con l'arte e la bellezza; un posto che non può essere paragonato a nessun altro al mondo. Qui mi sento libera.
Nella mia pittura creo un legame con l'immagine. Nei volti delle persone che amo dipingere si rispecchiano i veri sentimenti. Tutta la libertà umana e la schiavitù. Gioia e tristezza, potere e debolezza. Sui volti delle persone che amo dipingere sono scritti i sentimenti veri.
Ho scelto il ritratto perché nessuna faccia è uguale all'altra, nessun uomo è simile all'altro. Non mi piace la ripetizione, la meccanica nell'arte. Il contatto con un altro essere umano attraverso un ritratto dà l'opportunità di catturare l'unicità".
L'edizione 2019, curata dal suo ideatore Vincenzo Medica nel 2002 con l'intenzione di portare alla luce talentuosi artisti ancora poco conosciuti, si apre con la mostra "Attrazioni", con singolari ritratti dipinti, di piccolo formato, che l'artista Judyta Krawczyk (Lubin, 1978), innamorata della Sicilia e di Noto, presenta per la prima volta al pubblico siciliano.
"Da adolescente ho visto il film 'Il postino' e ho sentito un'insolita vicinanza con quel luogo e l'atmosfera. Un forte desiderio di trasferirmi lì - dichiara l'artista Krawczyk - con mio marito Grzegorz, poeta e musicista
Si può dire che la Sicilia ha unito i nostri cuori con l'arte e la bellezza; un posto che non può essere paragonato a nessun altro al mondo. Qui mi sento libera.
Nella mia pittura creo un legame con l'immagine. Nei volti delle persone che amo dipingere si rispecchiano i veri sentimenti. Tutta la libertà umana e la schiavitù. Gioia e tristezza, potere e debolezza. Sui volti delle persone che amo dipingere sono scritti i sentimenti veri.
Ho scelto il ritratto perché nessuna faccia è uguale all'altra, nessun uomo è simile all'altro. Non mi piace la ripetizione, la meccanica nell'arte. Il contatto con un altro essere umano attraverso un ritratto dà l'opportunità di catturare l'unicità".
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