"Bisiluro. Una Scia d'estate": a Palermo la mostra-installazione dello spagnolo Miki Leal

Miki Leal
Il progetto, frutto di una residenza trascorsa a Palermo, rimane visitabile dal 5 ottobre (inaugurazione ore 18.30 alla presenza dell’artista), nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, fino al 22 dicembre.
L'installazione è fruibile gratuitamente dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30 (dal lunedì al giovedì) e dalle 9.30 alle 14.00 (il venerdì).
L'installazione fa parte anche del programma 2023 del Festival "Le Vie dei Tesori", durante il quale la mostra viene aperta alle visite guidate (al costo di 3 euro) solo il sabato e la domencia, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.30, dal 7 ottobre al 5 novembre.
Il progetto "Miki Leal. Bisiluro. Una scia d'estate" fa parte del programma Espacios Ocupados, un'iniziativa che mette in relazione gli artisti di lingua spagnola con i contesti, le istituzioni e i luoghi in cui sono presenti gli istituti Cervantes, per avvicinare la pratica artistica e i suoi protagonisti ad un concetto di cittadinanza globale.
L'ispirazione che Miki Leal ha attinto dalla sua permanenza a Palermo si basa su tre riferimenti che rappresentano, a tutti gli effetti, citazioni cariche di significati, immagini e forme.
Il viaggio di Goethe in Italia, il suo passaggio per l'isola di Sicilia e la città di Palermo, con le sue impressioni cariche di attenzione ai dettagli, alle forme e ai colori, scoprendo e formando immagini con il suo linguaggio.
Il cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Mollino, creatore eclettico, che ha riformulato e trasformato riferimenti, materiali e tradizioni.
E i mobili popolari, con particolare attenzione ai mobili accessori (quadri, suppellettili, piccole sedie per bambini), dove cultura alta e bassa si sfiorano e si fondono, in quanto a stile e utilità, prototipo e variazione.
La citazione allusiva e la variazione fluida costituiscono una parte essenziale dell'universo di Leal nel suo impegno per la riformulazione di modelli, generi ed estetiche.
Il territorio del mobile, degli oggetti di uso quotidiano - tra lo scultoreo e il pittorico - è il territorio formale e materiale in cui si sviluppa questa proposta, le cui principali linee sono: la consapevolezza dei materiali, l'approfondimento dello stile pratico e la metamorfosi o variazione come gioco di creazione di significati, forme e immagini.
Durante la residenza l'artista ha alloggiato presso Palazzo Butera - che collabora all'iniziativa - dove ha avuto modo di conoscere e dialogare anche con la vasta e preziosa collezione dei coniugi Valsecchi.
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