Cerchio e vuoto esistenziale: "Into the Void" di Luciano Bonaccorso in mostra a Sciacca
Particolare di un'opera di Luciano Bonaccorso
Mercoledì 13 agosto alle 20.00, al Circolo di Cultura di corso Vittorio Emanuele 68 a Sciacca è in programma l'inaugurazione della mostra dello scultore Luciano Bonaccorso.
L'esposizione ha per titolo "Into the Void" ed è visitabile dal 13 al 27 agosto, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.30.
Luciano Bonaccorso (Burgio, 1992) consegue nel 2018 il diploma accademico di secondo livello in "Scultura" presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo, luogo in cui affina le proprie competenze sotto la guida di maestri come Salvatore Rizzuti, Daniele Franzella e Paolo Grassino.
Dal 2022 è docente di Scultura presso l'Istituto Boscardin di Vicenza e vive e lavora tra Vicenza e Burgio.
La mostra si compone da una serie di sculture in terracotta legate dal motivo ricorrente del cerchio, elemento che accompagna lo spettatore a meditare sul concetto di vuoto esistenziale.
Sentimento che assume forma tangibile, diventando un vuoto fisico, concreto, un'inappagabile fame, capace allo stesso tempo di divorare dall'interno.
Personaggi anonimi, figli di un'estetica classica privati della loro totalità, squarciati da una crescente fragilità generata, tanto da beceri standard sociali, quanto da un indomabile senso di inadeguatezza.
"Into the Void" esplora la costante paura del fallimento, l'incontrollabile ansia del non riuscire, l'offuscante panico dell'ignoto, l'alienante voce interiore che giudica senza tregua.
L'offerta espositiva è arricchita dalle fotografie di Giuseppe Alongi, che propone uno sguardo personale sulle opere in mostra, dai contenuti bilingue (italiano e inglese) a cura di Breanna Montalto e da un catalogo digitale scaricabile tramite QR code.
L'esposizione ha per titolo "Into the Void" ed è visitabile dal 13 al 27 agosto, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.30.
Luciano Bonaccorso (Burgio, 1992) consegue nel 2018 il diploma accademico di secondo livello in "Scultura" presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo, luogo in cui affina le proprie competenze sotto la guida di maestri come Salvatore Rizzuti, Daniele Franzella e Paolo Grassino.
Dal 2022 è docente di Scultura presso l'Istituto Boscardin di Vicenza e vive e lavora tra Vicenza e Burgio.
La mostra si compone da una serie di sculture in terracotta legate dal motivo ricorrente del cerchio, elemento che accompagna lo spettatore a meditare sul concetto di vuoto esistenziale.
Sentimento che assume forma tangibile, diventando un vuoto fisico, concreto, un'inappagabile fame, capace allo stesso tempo di divorare dall'interno.
Personaggi anonimi, figli di un'estetica classica privati della loro totalità, squarciati da una crescente fragilità generata, tanto da beceri standard sociali, quanto da un indomabile senso di inadeguatezza.
"Into the Void" esplora la costante paura del fallimento, l'incontrollabile ansia del non riuscire, l'offuscante panico dell'ignoto, l'alienante voce interiore che giudica senza tregua.
L'offerta espositiva è arricchita dalle fotografie di Giuseppe Alongi, che propone uno sguardo personale sulle opere in mostra, dai contenuti bilingue (italiano e inglese) a cura di Breanna Montalto e da un catalogo digitale scaricabile tramite QR code.
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