"Come fratelli": la mafia nella Sicilia degli anni '90 in uno spettacolo al Teatro Rivoli
In scena al Teatro Rivoli di Mazara "Come fratelli", un dramma in atto unico diviso in tre quadri. Lo spettacolo, scritto da Giovanni Libeccio, vede in scena, oltre allo stesso autore, l'attore Gaspare Di Stefano e l'attrice Alessandra Falanga. La regia è affidata a Piero Indelicato. Le musiche originali sono di Paola Russo.
Lo spettacolo è ambientato nella Sicilia degli anni '90 con flash-back sul passato dei protagonisti. Andrea (Gaspare Di Stefano), figlio di un boss mafioso, assiste da ragazzino all’uccisione del padre e per tale ragione è costretto ad emigrare in Olanda vivendo un forte senso di solitudine e di nostalgia. Salvo (Giovanni Libeccio), amico fraterno di Andrea, rimane invece “vittima” nonché carnefice del contesto malavitoso in cui continua a vivere e, prendendo in sposa la sorella di Andrea, Lara (Alessandra Falanga), prende parte ai giochi di potere del paese.
Attraverso il dialogo fra i tre protagonisti e i monologhi si scopre pian piano la loro storia, una storia che rapisce lo spettatore conducendolo al finale: Salvo infatti, ritornato in Sicilia, incontra l’amico fraterno e insospettito dalle voci del paese e dalle fondate preoccupazioni della sorella, interroga Andrea sulle sue frequentazioni. Andrea, intrapresa la dannata “carriera mafiosa”, sa di avere il duro compito di uccidere proprio Salvo, responsabile quest’ultimo di aver solamente desiderato con tutto sé stesso il ritorno nella sospirata terra natia. Tutto sembra perduto ma Lara porterà con sé una nuova speranza scardinando un sistema mafioso che sembrava fino ad un attimo prima troppo radicato nella vita dei protagonisti.
Lo spettacolo è ambientato nella Sicilia degli anni '90 con flash-back sul passato dei protagonisti. Andrea (Gaspare Di Stefano), figlio di un boss mafioso, assiste da ragazzino all’uccisione del padre e per tale ragione è costretto ad emigrare in Olanda vivendo un forte senso di solitudine e di nostalgia. Salvo (Giovanni Libeccio), amico fraterno di Andrea, rimane invece “vittima” nonché carnefice del contesto malavitoso in cui continua a vivere e, prendendo in sposa la sorella di Andrea, Lara (Alessandra Falanga), prende parte ai giochi di potere del paese.
Attraverso il dialogo fra i tre protagonisti e i monologhi si scopre pian piano la loro storia, una storia che rapisce lo spettatore conducendolo al finale: Salvo infatti, ritornato in Sicilia, incontra l’amico fraterno e insospettito dalle voci del paese e dalle fondate preoccupazioni della sorella, interroga Andrea sulle sue frequentazioni. Andrea, intrapresa la dannata “carriera mafiosa”, sa di avere il duro compito di uccidere proprio Salvo, responsabile quest’ultimo di aver solamente desiderato con tutto sé stesso il ritorno nella sospirata terra natia. Tutto sembra perduto ma Lara porterà con sé una nuova speranza scardinando un sistema mafioso che sembrava fino ad un attimo prima troppo radicato nella vita dei protagonisti.
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