Come un girone dell'inferno dantesco: lo spettacolo di Gaetano Aronica all'alba alla Valle dei Templi

Gaetano Aronica, presidente del Teatro Pirandello di Agrigento
Si entrerà nella Valle addormentata, immersa nella notte, colma di profumi indefiniti; una guida, quasi un Virgilio devoto, farà scoprire i templi, racconterà il passato splendente di Akragas e Agrigentum.
E pian piano, con l'avvicinarsi dell’aurora, una luce soffusa e morbida accarezzerà dei e dee, ninfe e satiri, umani alla ricerca di un contatto con il divino, ma anche attori e narratori.
Il 15 agosto (con replica il 25 e 29 agosto) tocca allo spettacolo dal titolo "E non temere il domani", di Gaetano Aronica con gli attori della Fondazione Teatro Luigi Pirandello.
Aronica si immergerà nell’età classica partendo da un teorema preciso, tutto da dimostrare: i veleni sono dappertutto, l'uomo ne ha distribuiti in quantità in tutto il pianeta, ma se usati in modo eccessivo o irrazionale possono distruggere l'umanità intera.
Gli antichi attribuivano questo potere mortale ad un disequilibrio degli elementi della Natura, le streghe però non credono che questo potere dei veleni sia indipendente dalla natura dell’uomo.
Sette stazioni, sette vizi capitali, tra teatro, musica, coreografie e performance: come un girone dell'inferno dantesco.
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