Dai suoni afroamericani a quelli latini: il ritmo del Javier Girotto Quartet

Se la musica potesse tradursi in colori quella del musicista Javier Girotto assumerebbe sfumature di grande intensità. La sua sensibilità e la sua capacità di mescolare e fondere ritmi forti e delicati allo stesso tempo lo rende un jazzista che non poteva mancare al Palermo Jazz Club.
Il musicista prenderà posto sul palco per incantare con il suo sax, in compagnia di Dino Rubino al pianoforte, Nello Toscano al contrabbasso e Giuseppe Tringali alla batteria, per dare vita ad un quartet emozionale ma allo stesso tempo carico di energia.
Ritenuto uno dei musicisti più capaci che ci siano in circolazione, Javier Girotto è nato in Argentina da una famiglia di origini italiane: la mescolanza è parte di lui, del suo sangue, della sua essenza.
Così sperimentare coniugando il jazz alla musica argentina e in particolare al tango era quasi un passaggio obbligato. Proprio sul palco del Palermo Jazz Club porterà in scena i frutti delle sue contaminazioni, delle sue più suggestive riletture.
L'artista fonde il linguaggio musicale di origine afroamericane con le tradizione argentine e latine, riassumendo l'essenza del jazz come musica di contaminazione. La collaborazione con Rubino, Tringali e Toscano nasce nel 2010 al Festival Jazz di Piazza Armerina e prosegue grazie alle affinità musicali tra la sensibilità argentina da un lato e quella meditteranea dall'altro.
Così il quartet riesce ad essere una realtà musicale solida, in grado di restituire emozioni indimenticabili grazie alla semplicità e alla disinvoltura con la quale si passa da un genere all'altro, senza far avvertire stacchi netti ma creando un senso di continuità.
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