"Natural Landscapes": la danza unisce Italia e Messico al TMO

Dalla collaborazione tra il Centro Coreografico L’Espace di Palermo e MIM Arte-Escénico di Città del Messico, nasce il progetto di danza "Natural landscapes", che si pone come ponte fra Italia e Messico.
Le due compagnie di danza contemporanea portano in scena la performance finale del progetto "Natural Landscapes" prevista a fine novembre. Le coreografie sono di Giovanni Zappulla.
"Natural Landscapes" rappresenta la sintesi della ricerca coreutica del Centro Coreografico L'Espace, da anni impegnata alla diffusione del metodo "Danza Movimento Naturale".
Questo metodo deriva da uno studio dettagliato sul lavoro pionieristico che Isadora Duncan aveva iniziato alla fine del XIX secolo. Proprio come accade al musicista durante l'atto di suonare, il danzatore raggiunge la massima precisione del gesto.
Così, la compagnia di danza, nel suo rapporto con la musica, diventa quasi uno strumento d’orchestra, diventando la parte visibile del suono. Si mettono in relazione la danza e il movimento naturale con il movimento della natura, realizzando un viaggio attraverso il flusso delle stagioni.
La poetica dello spettacolo si è evoluta attraverso una visione pentacolare dei movimenti, legata alla partizione del calendario cinese, articolato in cinque stagioni per cinque movimenti: metallo (autunno), acqua (inverno), legno (primavera), fuoco (estate), terra (fine estate).
La struttura delle cinque stagioni accoglie i danzatori sostenendone l’azione e il loro universo emotivo. Natural Landscapes si pone così non come uno spettacolo narrativo, ma come sentimento puro che deve essere vissuto e sperimentato insieme: danzatori, musica e pubblico.
Le due compagnie di danza contemporanea portano in scena la performance finale del progetto "Natural Landscapes" prevista a fine novembre. Le coreografie sono di Giovanni Zappulla.
"Natural Landscapes" rappresenta la sintesi della ricerca coreutica del Centro Coreografico L'Espace, da anni impegnata alla diffusione del metodo "Danza Movimento Naturale".
Questo metodo deriva da uno studio dettagliato sul lavoro pionieristico che Isadora Duncan aveva iniziato alla fine del XIX secolo. Proprio come accade al musicista durante l'atto di suonare, il danzatore raggiunge la massima precisione del gesto.
Così, la compagnia di danza, nel suo rapporto con la musica, diventa quasi uno strumento d’orchestra, diventando la parte visibile del suono. Si mettono in relazione la danza e il movimento naturale con il movimento della natura, realizzando un viaggio attraverso il flusso delle stagioni.
La poetica dello spettacolo si è evoluta attraverso una visione pentacolare dei movimenti, legata alla partizione del calendario cinese, articolato in cinque stagioni per cinque movimenti: metallo (autunno), acqua (inverno), legno (primavera), fuoco (estate), terra (fine estate).
La struttura delle cinque stagioni accoglie i danzatori sostenendone l’azione e il loro universo emotivo. Natural Landscapes si pone così non come uno spettacolo narrativo, ma come sentimento puro che deve essere vissuto e sperimentato insieme: danzatori, musica e pubblico.
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