"Nomos Jazz Festival": il ritmo afro jazz del Richard Bona quintet

«Immaginate un artista con il virtuosismo di Jaco Pastorius, la fluidità vocale di George Benson, il senso del canto e l’armonia di Joao Gilberto, il tutto mescolato con la cultura africana. Signore e signori, questo è Richard Bona». Così scrisse il Los Angeles Times su Bona, uno dei più talentuosi bassisti in circolazione oggi ma anche come un cantautore con una voce singolare. Il mucista porta la sua musica, lunedì 28 luglio alle 21.30, all'Arena delle Rose di Castellammare del Golfo.
Richard Bona è nato nel villaggio camerunense di Minta, il suo legame con la musica è magico e ha origini sin dalla sua infanzia. Quando era bambino si ammalò di malaria e la sua famiglia scoprì che solo il suono del balafon poteva lenire la sua malattia. Quando si riprese, suo nonno, il griot del villaggio, gli mostrò come costruire il proprio strumento. Cominciò a suonare per ore e ore ogni giorno e ben presto era in grado di suonare qualsiasi tipo di strumento: flauto, percussioni, batteria.
Quando aveva 11 anni la sua famiglia si trasferì nella grande città di Douala dove Bona si innamorò del suono della chitarra; si costruì una 12 corde, utilizzando il cavo del freno della bicicletta e cominciò da subito a suonare nelle bande di Makossa locali. Poi il destino è intervenuto quando un promoter francese aprì un jazz club in un albergo locale e cercò il ragazzo di talento di cui aveva sentito parlare, chiedendogli di mettere insieme una band.
Bona non sapeva nulla di jazz, al momento, ma aveva bisogno di suonare. Fortunatamente, il proprietario del club gli passò oltre 500 dischi e Bona trascorse i suoi giorni e le sue notti all’ascolto e poi a provare quello che aveva imparato. Una delle prime cose che sentì fu è un l’album di Jaco Pastorius che cambiò la sua vita per sempre.
Bona ha suonato con le stelle afro-pop di Manu Dibango e Salif Keita. Nel corso della sua carriera ha pubblicato sette album. Ad accompagnare Richard Bona, il 28 luglio ci sarà Etienne Stadwijk alle tastiere, Adam Stoler alla chitarra, Tatum Greenblatt alla tromba e Ludwig Afonso alla batteria.
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