Remo Anzovino in "Viaggiatore immobile"
Remo Anzovino presenta al pubblico Viaggiatore immobile, il suo nuovo album di pure emozioni griffato con la straordinaria copertina di Oliviero Toscani. Il nuovo album di Remo Anzovino è un capolavoro di immaginazione e comunicazione che lo conferma come assoluto protagonista della musica strumentale. Il viaggiatore immobile è il pianoforte a coda, strumento ingombrante e difficile da trasportare, che può viaggiare con la forza della sola fantasia. Ma siamo anche tutti noi.
Siamo tutti viaggiatori immobili: fermi davanti a un computer, nel metrò o su un aereo, una parte di noi è sempre altrove, impegnata in un altro viaggio. Da questa idea è nata una musica calda ed elegante, con una sintesioriginalissima di classica, soundtrack, jazz, rock, opera, ambient, pop. Prodotto dal sound designer giapponese Taketo Gohara (Capossela, Baustelle, Verdena), con gli arrangiamenti di Stefano Nanni (Pavarotti & Friends, Elisa), l’album è composto da musiche brevi con melodie semplici e immediate.
Un pianoforte policromo attorno al quale si susseguono ospiti di caratura internazionale, a partire da alcune prime parti dell’Orchestra della Scala di Milano, i migliori sessionmen sulla scena rock e d’avanguardia e le perle del jazz italiano. Il disco si conclude con il brano 9 ottobre 1963 (suite for Vajont) una composizione in forma di suite breve per coro virile (costituito da 42 voci maschili) e pianoforte, dedicata alla memoria della catastrofe del Vajont e delle 1910 persone che persero la vita. Una composizione dalla forza espressiva ed emotiva senza precedenti.
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