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"Un´ora tutta per me": teatro e danza al Museo Riso

  • Contemporaneo sensibile
  • Museo Riso - Palermo
  • - Palermo
  • Dal 2 al 3 maggio 2014 (evento concluso)
  • 21:00
  • 13 euro (intero), 10 euro (ridotto under 26, over 65, studenti universitari con libretto alla mano e per tutti gli iscritti alle scuole di danza siciliane che presentano in biglietteria il tesserino della propria scuola)
  • I ticket si possono acquistare direttamente al Museo Riso a partire da un´ora prima dell´inizio dello spettacolo. Per maggiori informazioni è possibile chiamare la biglietteria del Museo al numero 091.587717, tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10.00 alle 19.30
Balarm
La redazione

Cosa succede se linguaggi eterogenei come danza, teatro, musica e arti visive si incontrano, contaminandosi l'uno con l'altro? Con un programma interamente dedicato ai “meticciaggi" e alle "contaminazioni” si presenta al pubblico la nuova rassegna "Contemporaneo sensibile" in programma al Museo Riso di Palermo.

Venerdì 2 e sabato 3 maggio in scena con la performance di teatro e danza "Un'ora tutta per me" della compagnia Babel crew di Palermo, primo capitolo di "Drama in corpore" (una trilogia) con Simona Argentieri (che cura anche la coreografia), la drammaturgia e regia di Giuseppe Provinzano. Il progetto prevede lo sviluppo di 3 spettacoli con un attestato di difficoltà, di ricerca e di rischio crescente, legati tra di loro da un filo comune relativo alla necessità.

Il progetto "Drama in corpore" nasce dall'incontroconfronto in Babel Crew tra gli artisti che detengono quelle che vengono chiamate "residenzialità responsabili" legate al teatro e alla danza. Il progetto prevede la produzione di tre spettacoli in cui saranno coinvolte tutte le anime artistiche che compongono la crew Babel.

In questo primo spettacolo, i siciliani Simona Argentieri, coreografa e danzatrice, e Giuseppe Provinzano (che firma drammaturgia e regia), hanno tessuto un doppio filo che lega danza e teatro per raccontare una certa condizione femminile, specchio deformante della nostra società contemporanea, che abbraccia tutte le donne senza escluderne nessuna.

E lo hanno fatto trattando quella categoria di donna tra le più discusse, tra le più narrate, tra le più amate e le più cantate: le puttane. Quelle del sud Italia o del sud del mondo, quelle dell'Est Europa o del nostro Nord Est, quelle delle nostre strade o quelle della porta accanto.

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