"Uno strappo di musica off" con il concerto del Trio Operà
Tra musica e arte, tra note musicali e pittura: non si può non restare incantati quando i colpi di pennello si uniscono al pentagramma, come nel caso di "Uno Strappo di Musica Off", organizzato da Accento Acuto con la direzione artistica di Fabrizio Corona in collaborazione con la Fondazione Sant'Elia.
Si ascolta la musica del Trio Operà, composto dal soprano Letizia Colajanni soprano, dal tenore Leonardo Alaimo e dal pianoforte di Salvatore Scinaldi, che porta in scena un programma musicale composto da sei famose arie d'opera: "Quando me n' vo", tratto dalla "Bohème" di Puccini, "Ecco ridente in cielo" tratto da "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini, "Ach, Ich Fuhl's" tratto da "Il flauto Magico" e "Il mio tesoro intanto" tratto da "Don Giovanni", entrambi di Mozart, per finire con due arie di Verdi: "È strano...follie follie..sempre libera!" e "Brindisi" da "La Traviata".
Si osserva, accompagnati dalle note, la mostra di pittura di Michele Cattì, pittore siciliano che operò a cavallo tra l'800 e il '900, bohèmien specializzato in paesaggi crepuscolari, autunnali, dal tratto deciso e nervoso che rende le sue tele particolari e uniche, in grado di fornire per mezzo di immagini quasi evanescenti delle emozioni forti e ricordi intensi.
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