Dal Museo del Costume al castello di Maredolce: con InItinere alla scoperta dei gioielli di Brancaccio
Il Castello di Maredolce a Palermo
La periferia di Palermo ci ragala tesori inaspettati, luoghi dalla profonda rilevanza storica e culturale per troppo tempo rimasti nell'ombra: domenica primo dicembre InItinere, il progetto di fruizione turistica culturale del territorio cittadino ed extraurbano ideato da Serena e Giovanna Gebbia, dedica il suo nuovo itinerario ai gioielli di Brancaccio.
Noto per essere il quartiere di Padre Puglisi, oggi Brancaccio vive una riqualificazione che sta ridando vita a luoghi come il castello di Maredolce nell'antico parco della Favara e il Museo del Costume teatrale della nota famiglia di costumisti Pipi.
E l'itinerario tocca proprio questi due luoghi, partendo dal museo: il raduno dei partecipanti è alle 11 in vicolo Chiazzese, dove sorge la prima struttura del sud Italia dedicata all'esposizione storica del costume teatrale.
Un progetto reso possibile grazie all'impegno e all'immenso patrimonio artigianale e documentale della famiglia Pipi e allestito in una parte del Baglio Chiazzese, un tempo parte del parco del Genoardo nonché depandance del Castello della Favara.
L'itinerario si sposta, poi, al castello di Maredolce o meglio in quello che viene "erroneamente" chiamato castello ma che in realtà è un palazzo edificato nel 1071 nel complesso della cittadella fortificata situata alle falde del Monte Grifone.
Maredolce fu una delle residenze del re normanno Ruggero II che, secondo le testimonianze dell'epoca, ottenne a partire da un preesistente palazzo risalente alla fase più prospera della dominazione araba in Sicilia, quella dell'emiro Ja'far.
Dopo re Ruggero il castello subì tante trasformazioni passando per le mani di Normanni e Svevi (utilizzato come fortezza), poi dei frati-cavalieri teutonici della Magione (quando divenne ospedale), della famiglia siciliana dei Beccadelli di Bologna e infine del duca di Castelluccio Francesco Agraz, che ne completò l'assetto da azienda agricola.
Come nella miglior tradizione di InItinere, alla fine del percorso a tutti i partecipanti sarà offerta una degustazione di prodotti tipici dell'Isola, con uno speciale cadeau gastronomico da portare a casa.
Per partecipare all'itinerario, al costo di 10 euro a persona (comprensivo di ingressi ai siti, guida autorizzata e degustazione finale), è necessaria la prenotazione al numero 393 6655232 o all'indirizzo info_initinere@libero.it.
Noto per essere il quartiere di Padre Puglisi, oggi Brancaccio vive una riqualificazione che sta ridando vita a luoghi come il castello di Maredolce nell'antico parco della Favara e il Museo del Costume teatrale della nota famiglia di costumisti Pipi.
E l'itinerario tocca proprio questi due luoghi, partendo dal museo: il raduno dei partecipanti è alle 11 in vicolo Chiazzese, dove sorge la prima struttura del sud Italia dedicata all'esposizione storica del costume teatrale.
Un progetto reso possibile grazie all'impegno e all'immenso patrimonio artigianale e documentale della famiglia Pipi e allestito in una parte del Baglio Chiazzese, un tempo parte del parco del Genoardo nonché depandance del Castello della Favara.
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Un luogo magico, preziosa testimonianza dello stile e dell'epoca di Re Ruggero II, oggi suddiviso in tre diverse aree dedicate rispettivamente alla storia della famiglia Pipi, al nucleo costumistico originario e alle opere di lirica, prosa e teatro antico che hanno visto protagoniste queste creazioni.L'itinerario si sposta, poi, al castello di Maredolce o meglio in quello che viene "erroneamente" chiamato castello ma che in realtà è un palazzo edificato nel 1071 nel complesso della cittadella fortificata situata alle falde del Monte Grifone.
Maredolce fu una delle residenze del re normanno Ruggero II che, secondo le testimonianze dell'epoca, ottenne a partire da un preesistente palazzo risalente alla fase più prospera della dominazione araba in Sicilia, quella dell'emiro Ja'far.
Dopo re Ruggero il castello subì tante trasformazioni passando per le mani di Normanni e Svevi (utilizzato come fortezza), poi dei frati-cavalieri teutonici della Magione (quando divenne ospedale), della famiglia siciliana dei Beccadelli di Bologna e infine del duca di Castelluccio Francesco Agraz, che ne completò l'assetto da azienda agricola.
Come nella miglior tradizione di InItinere, alla fine del percorso a tutti i partecipanti sarà offerta una degustazione di prodotti tipici dell'Isola, con uno speciale cadeau gastronomico da portare a casa.
Per partecipare all'itinerario, al costo di 10 euro a persona (comprensivo di ingressi ai siti, guida autorizzata e degustazione finale), è necessaria la prenotazione al numero 393 6655232 o all'indirizzo info_initinere@libero.it.
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