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Dall'Italia ad Auschwitz: a Palermo la mostra itinerante sui deportati strappati allo Stivale

  • Chiesa di San Michele Arcangelo, Piazzetta Brunaccini, 2 - Palermo
  • Dal 3 al 17 novembre (evento concluso)
  • Dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 13.30
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Arrivo ad Auschwitz di un treno di deportati ebrei, 1944 (Yad Vashem, Gerusalemme).

Una grande mostra per conoscere per la prima volta in maniera completa il “volto” della deportazione in Italia. “Dall’Italia ad Auschwitz” è il titolo dell’esposizione a cura di Sara Berger e Marcello Pezzetti, ospitata dal 3 al 17 novembre a Palermo, nella Chiesa di San Michele Arcangelo in Casa Professa (Piazzetta Brunaccini, 2).

La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo della Shoah, in collaborazione con il Comune di Palermo – Assessorato alla Cultura, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e l’Istituto siciliano di studi ebraici.

“Dall’Italia ad Auschwitz” è una mostra che descrive la storia di tutte le persone arrestate tra il 1943 e il 1944 nel territorio italiano e deportate nel complesso concentrazionario di Auschwitz-Birkenau.

Si tratta innanzitutto delle persone di origini ebraiche – spesso interi blocchi familiari –, compresi gli ebrei stranieri che negli anni precedenti avevano cercato rifugio nella penisola e gli ebrei che risiedevano nelle isole del Dodecaneso, nella quasi totalità di nazionalità italiana.

Grazie alle indagini storiografiche condotte, si è scoperto che la realtà della deportazione politica – nella quasi totalità costituita da donne residenti nel territorio dell’Adriatisches Küstenland (Litorale Adriatico) – è ben più consistente rispetto a quella proposta fino ad ora dalla storiografia e che la deportazione ha toccato anche un piccolo numero di rom, anch’essi arrestati nell’Adriatisches Küstenland.

La rassegna si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma, dell’Associazione Figli della Shoah e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito.
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