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Dino Pizzuto e The Last Quartet a Palermo: allo Spasimo il concerto degli "Amici della Musica"

  • Complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo - Palermo
  • 23 settembre 2021 (evento concluso)
  • 21.00
  • 15 euro
  • Biglietti acquistabili online oppure fisicamente al Real Teatro Santa Cecilia (da martedì a sabato, dalle 9.30 alle 12.30) e al Complesso Monumentale dello Spasimo (da lunedì a venerdì, dalle 15.00 alle 19.00) o la sera stessa del concerto solo allo Spasimo. Ingresso con green pass o tampone negativo.
Balarm
La redazione

Dino Pizzuto

Prosegue la programmazione estiva dell’Associazione Siciliana Amici della Musica.

Il 23 settembre alle 21.00, protagonista Dino Pizzuto con The Last Quartet a Santa Maria dello Spasimo a Palermo, concerto inserito nel cartellone dell’Associazione Siciliana Amici della Musica.

Insieme a lui, sul palcoscenico, Franca Bongiovanni al violoncello, Mariangela Lampasona e Marco Badami al violino e Filippo Di Maggio alla viola. Il programma prevede un’edizione per pianoforte e quartetto di molti dei brani contenuti nell’ultimo lavoro di Pizzuto, dal titolo L’ultimo quarto della notte.

Saranno inoltre presentati 5 nuovi brani di cui 4 mai eseguiti in pubblico, composti durante i mesi di lockdown. Tra questi Homeland, eseguito in prima assoluta durante la manifestazione Fishtuna a Favignana, dedicato agli emigranti che all’inizio del secolo scorso furono costretti a lasciare le Egadi per cercare fortuna in America.

Altro brano inedito eseguito sarà Friends, un atto di ringraziamento per quello che l’amicizia può rappresentare nella vita di ognuno di noi.

«L’amicizia – spiega l’artista - nasce quando si è bambini e per questo il brano inizia con una melodia accattivante, simile a quella di un carillon; poi si sviluppa, e l’amicizia incontra le prime difficoltà, i primi turbamenti ed i primi tradimenti. Ci si chiede sempre se sia il caso di perdonare ma si ricade nel dolore e nell’assuefazione creata dallo stesso dolore. Ma ad un certo punto ci si rende conto che forse potremmo non avere ragione e cominciamo a riavvicinarci alla persona che credevamo nemica e, invece, non ci aveva mai tradito. La fine contestualizza il ritorno all’amicizia primordiale, quella vera, libera da ogni pregiudizio».
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