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"Domus": la mostra personale di Franco Accursio Gulino alla Chiesa dello Spasimo di Sciacca

  • Chiesa Santa Maria dello Spasimo, corso Vittorio Emanuele 216 - Sciacca (Ag)
  • Dal 2 ottobre al 9 gennaio 2022 (tranne il 25 dicembre e l'1 gennaio) (evento concluso)
  • Visitabile tutti i venerdì, sabato e domenica dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
  • 3 euro
  • Coupon acquistabili online sulla pagina dedicata alla visita. Info al numero 091 8420253. Ingressi contingentati e con obbligo di Green Pass
Balarm
La redazione

"Domus", la mostra personale di Franco Accursio Gulino

Entrare in una chiesa chiusa da sessant’anni e respirarne la storia: lo Spasimo a Sciacca è stato sede di una sezione della Corte di Assise di Agrigento, ha ospitato processi penali, e nel 1963 Pietro Germi vi girò la scena del processo di "Sedotta e abbandonata".

È uno dei tredici, straordinari siti che hanno aperto le porte per il festival "Le Vie dei Tesori". E sempre nella chiesa dello Spasimo, Franco Accursio Gulino ha fatto nascere "Domus", una mostra personale che entra in stretto colloquio con le pareti scrostate, con gli affreschi scomparsi, l’altare e le cappelle che non esistono più.

L’evento sviluppa il tema dell’accoglienza attraverso una serie di installazioni site-specific elaborate dall’artista durante l’allestimento. Buste e lettere fossilizzate, dipinte con terra, diventano mattoni che sovrapposti costruiscono delle Domus precarie, incerte, prossime al crollo: una forte critica nei confronti di una società sempre più distante dai valori dell’ospitalità.
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La clandestinità urbana, le transumanze, la memoria e il dialogo tra culture diverse sono i punti focali su cui poggia il pensiero artistico di Franco Accursio Gulino, artista che indaga sulle condizioni d’esistenza ai limiti della sopportazione: gli ultimi, i dimenticati, i non allineati, i ribelli.

L’iniziativa, curata da Laura Anello e Anthony Francesco Bentivegna, ha previsto una serie di iniziative che hanno trasformato la Domus di Gulino in un vero e proprio cantiere culturale in itinere che, mese dopo mese, accresce la propria offerta attraverso l’esposizione di nuove opere, come i dipinti che fanno parte della serie Risacche e Domus di carta.

«È l'ambiente che cercavo: dovevo rispettare la storia e la struttura architettonica della chiesa, ma nello stesso tempo non farmi fagocitare – ha spiegato l'artista - con questi angeli che mi hanno aiutato, siamo riusciti a ricucire una ferita della città.»

« Abbiamo trovato - prosegue - una montagna di numeri civici, targhette in cementizio di due colori, è nata un’installazione per raccontare la perdita del senso dell'accoglienza: questi numeri segnano luoghi che non esistono».

L’evento è patrocinato dal Comune di Sciacca e promosso dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, dall’Associazione di Promozione Sociale Salvatore Cantone, dall’Associazione Culturale Nova e dall’Associazione Nazionale Vigili del fuoco in congedo
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