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Due donne e il loro viaggio nelle "Acque di mezzo": lo spettacolo in scena all'Auditorium RAI

Balarm
La redazione

"Le acque di mezzo" (foto di Salvo Quagliana)

Due donne, simbolo dell’inquieta e spaesata coscienza contemporanea, costrette a migrare e dopo aver navigato per l’intero Mediterraneo, approdano finalmente nella terra dell'accoglienza: l'associazione MusicaMente presenta "Il Natale come momento di ritrovo e come ritrovarsi: le acque di mezzo".

Il progetto drammaturgico scritto e diretto da Gianfranco Perriera con le musiche originali di Paolo Rigano, vede in scena Elena Pistillo e Silvia Di Giovanna con le musiche dal vivo eseguite da Andrea Rigano al violoncello e Cinzia Guarino al pianoforte.

Un affascinante connubio di musica e parola poetica, lo spettacolo attraversa e interseca testi tratti da Omero, Virgilio, Omar Khayyam, Yunus Emre, Dante Alighieri, John Keats, Lautreamont, Adonis, Ismail Kadare, Michel Onfray alle composizioni di Paolo Rigano, che mescolano e richiamano atmosfere ora arabeggianti, ora ebraico-sefardite, ora spagnole, ora africane.

Come nel viaggio che sotto minaccia furono costretti ad intraprendere i genitori terreni del Cristo, nell’errare tra mille pericoli delle due donne protagoniste dello spettacolo si disegna la più generosa aspirazione degli umani: il dispiegarsi delle differenze (le molteplici individualità, le infinite storie di ogni vivente, il legame fragile ma necessario fra passato e futuro) in un concerto accogliente in cui nessuna voce sia spenta o soffocata dalle altre. 

È questa l’epoca, si sente spesso dire, in cui ogni umano rischia di aver perduto il senso di una responsabile e personale esperienza. Il mondo ci giunge a casa, attraverso gli schermi, ora grandissimi, ora piccolissimi. I tempi ci vogliono sostanzialmente superflui? 

Queste due donne, insieme corpi concretissimi e parola musicalmente ispirata, nel loro viaggio affrontano il naufragio, provano il dolore e la fame, patiscono l’inclemenza degli uomini e della natura, ma non mollano mai la rotta che ci vuole generosamente umani. 

Perché quanto di più delicato ci costituisce possa ancora rinascere. Perché l’umano ritrovi la grazia che si leva proprio dalla irripetibile e fragilissima singolarità di ognuno di noi. Di ognuno dei nati e dei nascituri.

L'evento è organizzato dall'associazione Musicamente e finanziato dal Comune di Palermo nell'ambito della Manifestazione di Interesse per la realizzazione di iniziative culturali ed Eventi per le Festività Natalizie 2019.
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