Due giorni con le visite guidate al Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina
In occasione delle Gep – Giornate Europee del Patrimonio che nell’edizione 2019 sono ispirate al tema “Un due tre… Arte! Cultura e intrattenimento” - sabato 21 e domenica 22 settembre il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina è visitabile con una guida.
Alle 11 e alle 16, infatti, i volontari del Servizio Civile Universale – Unpli Trapani, raccontano la collezione del museo. Il Museo è aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina rappresenta un’interpretazione inedita e aperta della storia culturale del Mediterraneo. Gli apporti creativi che dal Medio Oriente attraverso il Nord Africa sono arrivati in Spagna e poi in Francia, e contemporaneamente, attraverso la Sicilia, in Italia, hanno lasciato numerose tracce sia nelle arti visive che nella cultura materiale, arricchite nel tempo dalla fantasia individuale e dai segni del vivere quotidiano collettivo.
Il Museo, istituito nel 1996 da Ludovico Corrao, è il frutto di anni di ricerche e di acquisizioni, frutto di incontri, dibattiti, studi e seminari promossi dalla Fondazione Orestiadi. Esprime un’idea guida, la cui forza si fonda nel carattere transnazionale e interdisciplinare.
Il Museo rappresenta un inedito modello espositivo, poiché seleziona e mostra opere e manufatti, che sono la materializzazione di diversi linguaggi artistici ma anche di manifestazioni della vita che vanno dal simbolico all’abbigliamento quotidiano. Il valore intrinseco di tale principio espositivo è quello di mostrare la coesistenza e la continuità di forme e segni appartenenti a diverse culture e differenti linguaggi.
Alle 11 e alle 16, infatti, i volontari del Servizio Civile Universale – Unpli Trapani, raccontano la collezione del museo. Il Museo è aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina rappresenta un’interpretazione inedita e aperta della storia culturale del Mediterraneo. Gli apporti creativi che dal Medio Oriente attraverso il Nord Africa sono arrivati in Spagna e poi in Francia, e contemporaneamente, attraverso la Sicilia, in Italia, hanno lasciato numerose tracce sia nelle arti visive che nella cultura materiale, arricchite nel tempo dalla fantasia individuale e dai segni del vivere quotidiano collettivo.
Il Museo, istituito nel 1996 da Ludovico Corrao, è il frutto di anni di ricerche e di acquisizioni, frutto di incontri, dibattiti, studi e seminari promossi dalla Fondazione Orestiadi. Esprime un’idea guida, la cui forza si fonda nel carattere transnazionale e interdisciplinare.
Il Museo rappresenta un inedito modello espositivo, poiché seleziona e mostra opere e manufatti, che sono la materializzazione di diversi linguaggi artistici ma anche di manifestazioni della vita che vanno dal simbolico all’abbigliamento quotidiano. Il valore intrinseco di tale principio espositivo è quello di mostrare la coesistenza e la continuità di forme e segni appartenenti a diverse culture e differenti linguaggi.
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