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Enzo Ciconte presenta il suo nuovo libro "Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo?" alla Feltrinelli

La ricostruzione dell’omicidio di Emanuele Notarbartolo già sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, mette a nudo una Sicilia di fine '800 in cui politica e potere, nobiltà, borghesia e magistratura, non sempre hanno comportamenti cristallini.

Martedì 26 novembre alla Feltrinelli di Palermo, Enzo Ciconte presenta il suo libro "Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo?" (Salerno editrice). Intervengono Leoluca Orlando, Renato Cortese, Umberto Santino, Giuseppe Pignatone. Modera Roberto Leone.

Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo? E perché? Mafia, politica e magistratura s’intrecciano in una Italia divisa tra Nord e Sud. È il 1893, ma potrebbe essere oggi. Un uomo rientra dal lavoro in treno. A casa lo aspettano. Con la complicità del buio e del frastuono di una galleria, qualcuno si avvicina e lo ferisce a morte con dodici coltellate. La vittima del feroce omicidio viene ritrovata riversa ai margini delle rotaie, senza documenti.
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Si scoprirà presto la sua identità: si tratta di Emanuele Notarbartolo, ex direttore del Banco di Sicilia ed ex sindaco di Palermo, personalità incorruttibile in una Sicilia di fine Ottocento dove politica e potere, nobiltà, borghesia e magistratura, non sempre hanno comportamenti cristallini. Chi ha ucciso Notarbartolo? Ma soprattutto, perché è stato ucciso?

Enzo Ciconte ripercorre le indagini e i processi che seguirono a quel crimine, attraverso la ricostruzione del clima e del contesto politico di una Italia che, per certi aspetti, non appare cosí diversa da quella di oggi. In primo piano troviamo Crispi, Giolitti, Rudiní, Zanardelli, Turati, i Florio, Codronchi, Mirri, Pelloux, Sangiorgi. Seguendo l’appassionante trama di un saggio storico scritto come un giallo giudiziario, l’autore scopre, tramite la lettura di documenti d’archivio inediti, risvolti poco noti, misfatti, depistaggi e moventi del primo omicidio politico-mafioso della storia italiana.

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