VISITE ED ESCURSIONI
HomeEventiVisite Ed Escursioni

Escursione a Pizzo Parrino: una domenica con WWF Sicilia Nord Occidentale

  • Raduno dei partecipanti nel piazzale antistante fermata metro Orleans, via Ernesto Basile - Palermo
  • 29 aprile 2018 (evento concluso)
  • 8.30
  • 5 euro (non soci), 3 euro (soci)
  • Per maggiori informazioni telefonare al numero 349.7472642
WWF Sicilia Nord Occidentale propone un'escursione a Pizzo Parrino. L'area, estesa per 3024,55 ettari, interessa il territorio dei comuni di San Giuseppe Jato, San Cipirrello, Monreale, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e Marineo. Essa ricade nell'ambito della dorsale carbonatica che caratterizza la parte interna dei cosiddetti "Monti di Palermo", localizzandosi nella parte più settentrionale del bacino del Fiume Belice, a valle del Lago di Piana degli Albanesi.

La stessa dorsale è compresa tra gli abitati di San Cipirrello e San Giuseppe Jato (a ovest) e Marineo (a est), fra le cui cime più elevate figurano Monte Jato (m 852), Monte Pagnocco (m 899), Serra della Ginestra (m 1099), Cozzo della Spirda (m 905), Monte Kumeta, (m 1233), Monte Maganoce (m 902), Monte Giuhai (m 968), Monte Rossella (m 1029) e Pizzo Parrino (m 977).

Si tratta di un'area di notevole interesse faunistico e floristico-fitocenotico, con aspetti di vegetazione in parte peculiari, come nel caso delle comunità rupicole, nel cui ambito è rappresentato un elevato numero di specie vegetali endemiche e\o di rilevante interesse fitogeografico.

Il lungo rilievo montuoso che va da monte Iato ad ovest a Pizzo Parrino ad est risulta essere un'area con varie tipologie ambientali che determinano una altrettanto varia ricchezza faunistica. Numerose le specie di rapaci stanziali o migratrici. Il lungo rilievo montuoso che va da monte Iato ad ovest a Pizzo Parrino ad est risulta essere un'area con varie tipologie ambientali che determinano una altrettanto varia ricchezza faunistica. Assai numerose sono le specie di rapaci stanziali o migratrici rappresentate nel territorio.

COSA C'È DA FARE