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Esposizione di Radiceterna al Calidarium dell'Orto Botanico: la personale di Katinka Bock

  • Orto Botanico - Palermo
  • Dal 12 luglio al 30 agosto 2018 (evento concluso)
  • Visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
  • 5 euro (intero), 1 euro (insegnanti e universitari in sede), 2 euro (over 65), 3 euro (Forze dell'ordine, studenti e insegnati fuori sede) 10 euro ( biglietto famiglie per minimo 3 persone), gratuito (bambini under 4)
  • Per maggiori informazioni telefonare al numero 091.23891236
Balarm
La redazione
L’associazione culturale Radiceterna Arte e Ambiente, in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo (SiMuA), presenta la personale dell’artista Katinka Bock, secondo appuntamento del progetto "Radiceterna Biblioteca Arte Ambiente" all’interno del Calidarium dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo, a cura di Valentina Bruschi, Ignazio Mortellaro, Eveline Wüthrich e Vittorio Rappa.

Radiceterna prevede la realizzazione di una biblioteca permanente costruita grazie al sostegno di Planeta all’interno dell’edificio settecentesco del Calidarium dell’Orto Botanico, con una collezione di libri di case editrici nazionali e internazionali curata da Eveline Wüthrich e uno spazio espositivo per lo studio e la ricerca sui temi dell’Arte e della Natura.

Il progetto - che è parte degli eventi collaterali della biennale europea d’arte contemporanea "Manifesta 12" (leggi l'articolo di approfondimento) - si ispira alla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Alcuni brani tratti dalla monumentale opera sono riportati in alcune iscrizioni nella sala ottagonale del Gymnasium, edificio centrale dell’Orto Botanico. 

Katinka Bock ha realizzato una nuova serie di lavori inediti, progettati espressamente per questo particolare luogo espositivo. Un ulteriore sviluppo della ricerca dell'artista intorno alle forme della Natura, indagate anche attraverso sculture in ceramica e incisioni.

Le opere in bronzo sono parte del suo percorso artistico. L’idea è quella di spingere il bronzo oltre i suoi limiti e le sue contraddizioni, come l’artista ha già fatto e continua a fare con altri materiali classici della scultura (ceramica, legno e rame). 
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