Eventi, decoro, musica e iniziative sociali: nasce a Palermo l'associazione Piazzetta Bagnasco
Piazzetta Bagnasco a Palermo
A due passi dal Politeama di Palermo, piazzetta Bagnasco è un angolo di pace nel caos della città: locali, tavolini e automobili off limits, la piazzetta è diventata oggetto dell'attenzione di privati e commercianti che hanno dato vita all'associazione omonima.
Il primo evento organizzato è giovedì 13 giugno a partire dalle 19 quando il maestro Marco Betta e l'artigiano gelatiere Antonio Cappadonia fanno rivivere in piazzetta la tradizione delle “arie del sorbetto”: raccontare la tradizione musicale delle arie, opere minori di compositori importanti che nel Settecento venivano suonate durante le pause delle opere, mentre il pubblico poteva rinfrescarsi degustando di freschi sorbetti.
Una memoria recuperata da Betta e Cappadonia che danno vita nel tardo pomeriggio a un’esperienza multisensoriale, dando modo di ascoltare il racconto e le curiosità dell’opera "I Pagliacci", all’antivigilia della Prima in programma il 15 giugno al Teatro Massimo. Un viaggio nella memoria pieno di suggestioni che si potrà fare mentre il gelatiere mostra con un mastello pieno di ghiaccio e sale, la “tecnologia del freddo” dell’epoca con cui si preparavano i sorbetti.
A promuovere l’iniziativa, in condivisione con l'Amministrazione Comunale di Palermo, è la giovanissima associazione "Piazzetta Bagnasco", realtà nata per iniziativa di un gruppo di commercianti e di pubblici esercenti della piazzetta e delle vie limitrofe, con l’obiettivo di dare vita ad attività culturali e artistiche che possano migliorare l’immagine della piazza a vantaggio di chi vi risiede o vi lavora, ma anche di chi vi transita.
«Uniamo la memoria della storia della musica - spiega Donato Didonna, presidente dell’associazione - con la memoria storica di un prodotto dell’artigianato come il sorbetto siciliano, profondamente legato alla nostra terra. Quella di giovedì 13 giugno è la prima di un ciclo di iniziative pensate per costruire buone pratiche di capitale civico attraverso il senso di responsabilità sociale dei propri aderenti. Una sinergia di intenti che ci vede desiderosi di contribuire al miglioramento della qualità di vita della piazzetta, curandone anche il decoro e l’immagine attraverso momenti culturali di ampio respiro».
Il primo evento organizzato è giovedì 13 giugno a partire dalle 19 quando il maestro Marco Betta e l'artigiano gelatiere Antonio Cappadonia fanno rivivere in piazzetta la tradizione delle “arie del sorbetto”: raccontare la tradizione musicale delle arie, opere minori di compositori importanti che nel Settecento venivano suonate durante le pause delle opere, mentre il pubblico poteva rinfrescarsi degustando di freschi sorbetti.
Una memoria recuperata da Betta e Cappadonia che danno vita nel tardo pomeriggio a un’esperienza multisensoriale, dando modo di ascoltare il racconto e le curiosità dell’opera "I Pagliacci", all’antivigilia della Prima in programma il 15 giugno al Teatro Massimo. Un viaggio nella memoria pieno di suggestioni che si potrà fare mentre il gelatiere mostra con un mastello pieno di ghiaccio e sale, la “tecnologia del freddo” dell’epoca con cui si preparavano i sorbetti.
A promuovere l’iniziativa, in condivisione con l'Amministrazione Comunale di Palermo, è la giovanissima associazione "Piazzetta Bagnasco", realtà nata per iniziativa di un gruppo di commercianti e di pubblici esercenti della piazzetta e delle vie limitrofe, con l’obiettivo di dare vita ad attività culturali e artistiche che possano migliorare l’immagine della piazza a vantaggio di chi vi risiede o vi lavora, ma anche di chi vi transita.
«Uniamo la memoria della storia della musica - spiega Donato Didonna, presidente dell’associazione - con la memoria storica di un prodotto dell’artigianato come il sorbetto siciliano, profondamente legato alla nostra terra. Quella di giovedì 13 giugno è la prima di un ciclo di iniziative pensate per costruire buone pratiche di capitale civico attraverso il senso di responsabilità sociale dei propri aderenti. Una sinergia di intenti che ci vede desiderosi di contribuire al miglioramento della qualità di vita della piazzetta, curandone anche il decoro e l’immagine attraverso momenti culturali di ampio respiro».
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