FESTIVAL E RASSEGNE
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Festino di Santa Rosalia: il carro, i triunfi, le musiche per le vie di Palermo

  • Comune di Palermo - Palermo
  • Dal 10 al 15 luglio 2014 (evento concluso)
  • Ingresso gratuito

Viva Palermo e santa Rosalia! è il grido gioioso che risuona per le strade della città di Palermo durante il tradizionale festino, celebrazione popolare, religiosa e folkloristica che si ripete da 390 anni per festeggiare la "santuzza", colei che liberò il capoluogo siciliano dalle afflizioni della peste.

La storia è presto detta: Rosalia Sinibaldi giovane nobile della famiglia dei Sinibaldi, figlia vergine di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rose in provincia d'Agrigento, fervente nella fede rifiutò il matrimonio e visse da eremita.

Nel 1624, Rosalia apparve in sogno ad un cacciatore, e gli indicò dove trovare i suoi resti, spiegandogli che essi, portati in corteo per le strade di Palermo, avrebbero messo fine all'epidemia di peste che l'aveva messa in ginocchio.

Così, il cacciatore ritrovò i resti mortali della santuzza, che si era addormentata in quella stessa grotta dove ora sorge il santuario di Santa Rosalia, e questi fecero il giro della città: la peste fu sconfitta, i malati guarirono e Palermo si risvegliò nuova e priva da questo male.

Il festino celebra questo momento sin dal 1625, e pur cambiando ogni anno forma e tema non cambiano le modalità: la notte tra il 14 e il 15 luglio una scultura ad immagine della Santuzza si muove dalla Cattedrale di Palermo fino al Foro Italico a bordo di un carro trionfale, accompagnata dai palermitani che la seguono formando un colorato e rumoroso corteo.

Le attività del festino iniziano alcuni giorni prima, con una preparazione al corteo e alla sfilata del carro. Durante le celebrazioni Palermo si riempie di bancarelle nelle quali si possono acquistare  i cibi che fanno parte della tradizione palermitana: i babbaluci (lumache bollite con aglio e prezzemolo), lo sfincione, il polipo bollito, 'u scacciu (semi di zucca e cecu essiccati e tostati), il gelato di campagna (una particolare varietà di dolciume simile al torrone) l'anguria ghiacciata e le pannocchie bollite.

I festeggiamenti i si chiudono all'arrivo della Santa al Foro Italico, quando ha inizio lo spettacolo pirotecnico: giochi di fuoco si stagliano nel cielo palermitano, assumento le forme più svariate, e giungono al culmine con la masculiata, un succedersi sempre più rapido e rumoroso di giochi di fuoco che da il saluto finale alla santa.

Il festino è un momento estremamente sentito dai palermitani: è un momento di aggregazione, di gioia, di sentimento e di goliardia e che si chiude definitivamente il 15 luglio con l'appuntamento religioso del ringraziamento: dalla Cattedrale parte un corteo religioso, che tocca le strade circostanti e che vede protagonisti i resti di Santa Rosalia, portati in processione dentro un'urna d'argento. 

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