"Tipicamente, Tradizioni e Sapori": la Sicilia rivive nel quartiere antico della Circiara

Un villaggio delle tradizioni, in cui il visitatore potrà rivivere scene di vita contadina e delle antiche botteghe artigiane: è "Tipicamente, Tradizioni e Sapori" di Calatafimi Segesta, aperto al pubblico domenica 6 e lunedì 7 agosto a partire dalle 19.30.
Un ecomuseo che racconta la Sicilia degli inizi del Novecento, allestito nel quartiere antico della "Circiara", con un programma di degustazioni e performance folcloristiche, e con l'esposizione delle creazioni artigianali dei prodotti agricoli delle aziende locali che ancora oggi mettono in risalto la cultura e la biodiversità siciliane.
Centinaia di figuranti mettono in scena momenti tipici della vita di un tempo: “il funnaco”, l’antica area di sosta dei carrettieri siciliani; la “cacciata”, il processo di trebbiatura del grano tramite il calpestio dei muli, aiutati dalle invocazioni delle litanie che il contadino dedicava ai santi; la “battitura” del ferro del maniscalco. E ancora il mastro d’ascia, lo scalpellino, la lavorazione della creta, i mercanti, l’orafo, il macellaio, il barbiere, il pittore di carretti, il cantastorie.
Un ecomuseo che racconta la Sicilia degli inizi del Novecento, allestito nel quartiere antico della "Circiara", con un programma di degustazioni e performance folcloristiche, e con l'esposizione delle creazioni artigianali dei prodotti agricoli delle aziende locali che ancora oggi mettono in risalto la cultura e la biodiversità siciliane.
Centinaia di figuranti mettono in scena momenti tipici della vita di un tempo: “il funnaco”, l’antica area di sosta dei carrettieri siciliani; la “cacciata”, il processo di trebbiatura del grano tramite il calpestio dei muli, aiutati dalle invocazioni delle litanie che il contadino dedicava ai santi; la “battitura” del ferro del maniscalco. E ancora il mastro d’ascia, lo scalpellino, la lavorazione della creta, i mercanti, l’orafo, il macellaio, il barbiere, il pittore di carretti, il cantastorie.
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