"La Festa di San Biagio": Salemi celebra il suo Patrono tra storia e tradizione

Torna a Salemi la tradizionale Festa di San Biagio, compatrono della città insieme a San Nicola di Bari, da giovedì 2 a domenica 12 febbraio.
La Festa di San Biagio, che rappresenta il primo momento della tradizione del pane votivo e artistico, è patrocinata dalla Città di Salemi e dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo, e curata dalla Pro Loco di Salemi.
Primo momento della manifestazione (visualizza il programma) è, il 2 febbraio alle 17, l’inaugurazione della mostra "San Biagio in Italia. I luoghi, il culto, le feste", curata dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale (EOLO) di Roma e patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presso il Castello Normanno-Svevo.
Contestualmente e nelle giornate del 3, 11 e 12 febbraio è possibile partecipare ai laboratori per la realizzazione del pane di San Biagio.
Il 3 febbraio la Festa entra nel vivo, nell’antico quartiere Rabato di Salemi, dove le donne si riuniscono per la realizzare i piccoli pani di San Biagio, i cosiddetti "cavadduzzi e cuddureddi di San mBrasi", che riportano il calendario della storia alla fine del Cinquecento, con il racconto di un miracolo avvenuto per intercessione del Santo.
A partire dalle 16, inoltre, si svolge il tradizionale corteo storico sulla rievocazione del miracolo, "San Biagio fra cavallette e gole benedette", giunto all'ottava edizione e nato da un’idea di Rosanna Sanfilippo in collaborazione con il gruppo archeologico "Xaipe" e con l'artista e poeta Sciupè, l’associazione culturale "Emidance", la Chiesa Madre di Salemi e con la presenza dei "Tamburi Aragonesi" di Castelvetrano.
Un corteo di nobili in abiti medievali, di tamburini e musici che, partendo dal Castello Normanno-Svevo, percorre le principali vie del centro storico di Salemi fino alla Chiesa dedicata al Santo, ubicata nell’antico quartiere del Rabato.
La Festa di San Biagio, che rappresenta il primo momento della tradizione del pane votivo e artistico, è patrocinata dalla Città di Salemi e dell’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo, e curata dalla Pro Loco di Salemi.
Primo momento della manifestazione (visualizza il programma) è, il 2 febbraio alle 17, l’inaugurazione della mostra "San Biagio in Italia. I luoghi, il culto, le feste", curata dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale (EOLO) di Roma e patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presso il Castello Normanno-Svevo.
Contestualmente e nelle giornate del 3, 11 e 12 febbraio è possibile partecipare ai laboratori per la realizzazione del pane di San Biagio.
Il 3 febbraio la Festa entra nel vivo, nell’antico quartiere Rabato di Salemi, dove le donne si riuniscono per la realizzare i piccoli pani di San Biagio, i cosiddetti "cavadduzzi e cuddureddi di San mBrasi", che riportano il calendario della storia alla fine del Cinquecento, con il racconto di un miracolo avvenuto per intercessione del Santo.
A partire dalle 16, inoltre, si svolge il tradizionale corteo storico sulla rievocazione del miracolo, "San Biagio fra cavallette e gole benedette", giunto all'ottava edizione e nato da un’idea di Rosanna Sanfilippo in collaborazione con il gruppo archeologico "Xaipe" e con l'artista e poeta Sciupè, l’associazione culturale "Emidance", la Chiesa Madre di Salemi e con la presenza dei "Tamburi Aragonesi" di Castelvetrano.
Un corteo di nobili in abiti medievali, di tamburini e musici che, partendo dal Castello Normanno-Svevo, percorre le principali vie del centro storico di Salemi fino alla Chiesa dedicata al Santo, ubicata nell’antico quartiere del Rabato.
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