Festa di Santa Lucia: Siracusa celebra la giovane martire, Patrona della città
La statua di Santa Lucia in processione a Siracusa
La città di Siracusa torna a celebrare l'amata Patrona Santa Lucia, rinnovando come ogni anno, il 13 dicembre, la devozione alla giovane martire (leggi il programma).
Secondo la tradizione Siracusa ha dato i natali alla Santa, verso la fine del Terzo Secolo, e ha fatto da scenario al terribile martirio della giovane cristiana durante la persecuzione di Diocleziano.
Nel giorno della festa le Reliquie e il Simulacro argenteo della Patrona vengono portati in lenta processione dalla Cattedrale fino alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, insieme alla Banda "Città di Siracusa" e agli alunni delle scuole siracusane con un omaggio alla Santa.
Santa Lucia è scortata, inoltre, da dodici cilii, ovvero dei grossi candelabri lignei addobbati con fiori, e seguita dalla magnifica Carrozza del Senato su cui un tempo sedevano i Giurati del Senato Aretuseo. Il corteo così si colora grazie a ricchi addobbi e abiti settecenteschi, tra parrucche e livree di eleganza unica.
Una settimana dopo, come da tradizione, la processione compie il percorso inverso e la grande statua argentea viene portata a spalla dai cosiddetti "berretti verdi" della Confraternita dei Falegnami fino al rientro in Cattedrale.
Secondo la tradizione Siracusa ha dato i natali alla Santa, verso la fine del Terzo Secolo, e ha fatto da scenario al terribile martirio della giovane cristiana durante la persecuzione di Diocleziano.
Nel giorno della festa le Reliquie e il Simulacro argenteo della Patrona vengono portati in lenta processione dalla Cattedrale fino alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, insieme alla Banda "Città di Siracusa" e agli alunni delle scuole siracusane con un omaggio alla Santa.
Santa Lucia è scortata, inoltre, da dodici cilii, ovvero dei grossi candelabri lignei addobbati con fiori, e seguita dalla magnifica Carrozza del Senato su cui un tempo sedevano i Giurati del Senato Aretuseo. Il corteo così si colora grazie a ricchi addobbi e abiti settecenteschi, tra parrucche e livree di eleganza unica.
Una settimana dopo, come da tradizione, la processione compie il percorso inverso e la grande statua argentea viene portata a spalla dai cosiddetti "berretti verdi" della Confraternita dei Falegnami fino al rientro in Cattedrale.
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