"Flags - MalMediterraneo": un progetto artistico sull’integrazione e sulla sostenibilità

Legni pieni di segni, intrisi di sale e desideri. In un‘epoca in cui si costruiscono muri e frontiere, "Flags" apre le menti e risveglia memorie: tornare ad essere quell’isola di grande civiltà dove la diversità è ricchezza, un messaggio che parte proprio dall’isola che per prima ha dimostrato come dall’integrazione possa nascere un grande popolo.
Come tutti i progetti di Nino Raso, anche questa mostra è tesa a realizzare concretamente un programma di integrazione. "Flags" parte da un piccolo punto in mezzo al mare dove arrivano i migranti, dove si infrangono le storie e le tradizioni per arrivare ad un immaginario luogo in cui tutti i paesi collaborino, non a dispetto della propria identità ma forti della propria identità.
Nino Raso, nasce nel 1979 a Melzo (Milano) ma fin da bambino vive sull’isola di Pantelleria. Il suo lavoro di ricerca artistica inizia cinque anni fa osservando il mare e la Perla nera. Così nasce "MalMediterraneo", il progetto artistico di recupero di tutto ciò che il mare restituisce sulle coste dell’isola, a cui viene donata nuova vita attraverso la trasformazione in opere artistiche.
Sotto "MalMediterraneo", quindi, negli anni si sono sviluppati due diversi progetti: “Pisciteddri” (2015), in cui i materiali di recupero come la plastica abbandonata in mare si animano trasformandosi in occhi, branchie e pinne, e "Flags" (2017), un racconto attraverso 22 bandiere.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
-
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
-
MOSTRE
"Rosalia oltre la fede": un racconto fotografico immersivo a Palazzo Bonocore