"Frammenti" di Mario Mancuso: la mostra pittorica a San Mattia ai Crociferi a Palermo

Dettaglio dall'opera "Frammenti" di Mario Mancuso
Si inaugura venerdì 7 aprile, alle 18.30, all'ex chiesa di San Mattia ai Crociferi a Palermo, la mostra "Frammenti", con le pitture di Mario Mancuso.
Alcamese, ma palermitano d'adozione, interessato a varie forme dell'espressione artistica, Mancuso si è occupato di teatro in veste di attore e regista in compagnie amatoriali.
Dopo avere svolto una impegnativa carriera professionale lontano dall'arte è tornato ad esplorare il linguaggio pittorico al quale si era avvicinato da autodidatta, esponendo negli ultimi anni a Palermo, Marsala, Scicli, Cefalù.
La sua pittura coniuga elementi figurativi con prevalenza della componente astratta, nello specifico la traiettoria informale. Sagome, volti e spazi, interni o esterni naturalistici resi mediante una gestualità immediata con ampie pennellate libere che si risolvono in equilibri.
In alcune opere affronta lo spazio tridimensionale o la costruzione di campiture strutturate dentro forme geometriche, in altre un materismo frutto di sovrapposizioni e cromie diverse suggerisce reticoli e labirinti, in altre ancora l'opera sembra destinata a smaterializzarsi.
Un modo di dare voce all'inconscio in tutte le sue sfaccettature, lasciandosi andare alle pulsioni: le tele dicono delle oscillazioni che nel quotidiano tra vita reale e vita notturna vengono vissute e che spesso la coscienza mette a tacere.
La mostra, che vede anche esposte alcune opere di Martina Mancuso, è visitabile a ingresso libero, fino al 14 aprile, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Alcamese, ma palermitano d'adozione, interessato a varie forme dell'espressione artistica, Mancuso si è occupato di teatro in veste di attore e regista in compagnie amatoriali.
Dopo avere svolto una impegnativa carriera professionale lontano dall'arte è tornato ad esplorare il linguaggio pittorico al quale si era avvicinato da autodidatta, esponendo negli ultimi anni a Palermo, Marsala, Scicli, Cefalù.
La sua pittura coniuga elementi figurativi con prevalenza della componente astratta, nello specifico la traiettoria informale. Sagome, volti e spazi, interni o esterni naturalistici resi mediante una gestualità immediata con ampie pennellate libere che si risolvono in equilibri.
In alcune opere affronta lo spazio tridimensionale o la costruzione di campiture strutturate dentro forme geometriche, in altre un materismo frutto di sovrapposizioni e cromie diverse suggerisce reticoli e labirinti, in altre ancora l'opera sembra destinata a smaterializzarsi.
Un modo di dare voce all'inconscio in tutte le sue sfaccettature, lasciandosi andare alle pulsioni: le tele dicono delle oscillazioni che nel quotidiano tra vita reale e vita notturna vengono vissute e che spesso la coscienza mette a tacere.
La mostra, che vede anche esposte alcune opere di Martina Mancuso, è visitabile a ingresso libero, fino al 14 aprile, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
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