"Garden in Movies": a Giarre il festival cinematografico dedicato al paesaggio
Torna "Garden in Movies", il festival cinematografico diretto da Ornella Sgroi e organizzato dalla Fondazione Radicepura sotto la guida di Mario Faro.
La terza edizione dell’evento dedicato al cinema, al giardino e al paesaggio è in programma il 2, 3 e 4 agosto al Parco di Radicepura di Giarre, pronto a trasformarsi in uno straordinario cinema all’aperto, per accogliere arte e cultura in un contesto naturalistico unico, incastonato tra mare ed Etna (leggi il programma completo).
La manifestazione, sin dalla prima edizione, parte dal tema del giardino per aprirsi al tema del paesaggio, che con il linguaggio cinematografico diventano insieme metafora ben più ampia per privilegiare dinamiche e contesti in cui si coltivano valori fondanti di natura culturale, etica, sociale, politica e artistica.
«I lungometraggi in rassegna – sottolinea il direttore artistico Ornella Sgroi – condividono il paesaggio come elemento narrativo, coprotagonista della storia e delle storie dei personaggi. Non solo come sfondo, ma come elemento carico di suggestioni e narrazioni altre, quest’anno peraltro spinte verso una profonda riflessione sul tempo e sul modo in cui lo viviamo e lo vediamo scorrere».
Ad aprire il festival un omaggio a Nino Manfredi e al suo legame con la Sicilia, a 15 anni dalla sua morte. A ricordarlo sono la figlia Roberta Manfredi, produttrice, e il regista Alberto Simone, di cui viene anche proiettato il film "Colpo di Luna" del 1995, con un Nino Manfredi intimo ed emozionante.
La terza edizione dell’evento dedicato al cinema, al giardino e al paesaggio è in programma il 2, 3 e 4 agosto al Parco di Radicepura di Giarre, pronto a trasformarsi in uno straordinario cinema all’aperto, per accogliere arte e cultura in un contesto naturalistico unico, incastonato tra mare ed Etna (leggi il programma completo).
La manifestazione, sin dalla prima edizione, parte dal tema del giardino per aprirsi al tema del paesaggio, che con il linguaggio cinematografico diventano insieme metafora ben più ampia per privilegiare dinamiche e contesti in cui si coltivano valori fondanti di natura culturale, etica, sociale, politica e artistica.
«I lungometraggi in rassegna – sottolinea il direttore artistico Ornella Sgroi – condividono il paesaggio come elemento narrativo, coprotagonista della storia e delle storie dei personaggi. Non solo come sfondo, ma come elemento carico di suggestioni e narrazioni altre, quest’anno peraltro spinte verso una profonda riflessione sul tempo e sul modo in cui lo viviamo e lo vediamo scorrere».
Ad aprire il festival un omaggio a Nino Manfredi e al suo legame con la Sicilia, a 15 anni dalla sua morte. A ricordarlo sono la figlia Roberta Manfredi, produttrice, e il regista Alberto Simone, di cui viene anche proiettato il film "Colpo di Luna" del 1995, con un Nino Manfredi intimo ed emozionante.
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