"Giulietta e Romeo" in un concerto scenico: una speciale anteprima allo Spazio Franco
L’attore e regista Roberto Latini, tra i più importanti artisti del teatro italiano degli ultimi decenni, con "Giulietta e Romeo stai leggero nel salto" il 6 e 7 dicembre, e i musicisti Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini, con il live "Il dominio della luce", il 18 dicembre, sono i protagonisti dei primi due appuntamenti che anticipano la rassegna intorno al claim "Qualcuno deve pur farlo".
Una dichiarazione d’intenti che in un momento di grande crisi dello spettacolo dal vivo, assume il valore di una promessa verso il pubblico che sempre più numeroso anima lo Spazio Franco, e verso gli artisti, le artiste e le compagnie che lì trovano un luogo privilegiato per la creazione, all’insegna della ricerca e della sperimentazione artistica.
Ad aprire l’anteprima è il pluripremiato attore e regista Roberto Latini- Doppio Premio Ubu come Miglior attore o Performer 2014 e 2017, Premio Sipario 2011, Premio della Critica 2015 - con Giulietta e Romeo stai leggero nel salto.
Lo spettacolo, in programma il 6 dicembre alle ore 22.00 e il 7 dicembre alle ore 19.00, è un concerto scenico tratto dalla tragedia di Shakespeare, attraversato esclusivamente dai dialoghi tra Romeo e Giulietta, in cinque movimenti che come cinque quadri di una suite amorosa, si sviluppano tra l’incontro, il balcone, il matrimonio, l’alba, la cripta.
In scena, Latini restituisce la storia nella sua essenza emotiva: la nostalgia del futuro mancato, la giovinezza che brucia e svanisce, la delicatezza delle occasioni perdute, in un lavoro di rara intensità poetica.
Una produzione Compagnia Lombardi–Tiezzi. Drammaturgia e regia Roberto Latini, con Federica Carra e Roberto Latini; musiche e suono Gianluca Misiti; luci e direzione tecnica Max Mugnai; costumi Daria Latini; video Collettivo Treppenwitz.
«Continuando su questa scia che caratterizza la sua proposta culturale fin dalla fondazione, Spazio Franco continua la propria resistenza culturale, continuando a essere un luogo dove la scena contemporanea può esistere, crescere, rischiare - afferma Giuseppe Provinzano, direttore artistico di Spazio Franco -. Viviamo un tempo in cui molte istituzioni culturali scelgono, guidate dalla logica degli incassi, ciò che è vendibile, pop, classico o tradizionale; mentre le istituzioni della scena contemporanea, per necessità e forse anche per sopravvivere, si orientano sempre più verso logiche di scambio.In questo panorama, qualcuno deve pur prendersi il rischio culturale di guardare a una proposta differente, dove la ricerca, l’ibridazione e la sperimentazione possano ancora accadere. È questo il ruolo che Spazio Franco sceglie, rivendica e pratica, chiedendo al proprio pubblico di seguirlo con la sua importante presenza».
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