Gran finale al festival "Ierofanie": al Tempio di Segesta la musica di Elina Duni e Rob Luft
Elina Duni e Rob Luft
Gran finale al Tempio di Segesta, all’insegna della musica internazionale, per il Festival "Ierofanie – L’anima della Sicilia, i luoghi del Sacro" promosso dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con il patrocinio del Comune di Calatafimi-Segesta.
Dopo il successo di pubblico di questi giorni per i laboratori che sono svolti nei locali della biblioteca di Calatafimi e gli spettacoli andati in scena al Parco di archeologico di Segesta, la chiusura del Festival è affidata al concerto "Songs of love and exile" di Elina Duni & Rob Luft martedì 24 ottobre, alle 19.30 . L’ingresso è libero.
In duo con il musicista londinese Rob Luft (chitarra), Elina Duni (Albania) presenta brani dei suoi ultimi album: Lost Ships, A Time to Remember, pubblicati dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM, dove canta in nove lingue diverse, attingendo al repertorio tradizionale di Albania, Kosovo, Armenia e Sud Italia, sviluppando la sua personale ricerca espressiva grazie alla fusione tra melodie della tradizione e sonorità jazz.
La sua voce ci ipnotizza con antiche canzoni albanesi interpretate in chiave jazz. Rob Luft, è nato nel sud di Londra nel 1993. Nel 2016 ha ricevuto il Kenny Wheeler Jazz Prize dell’Accademia grazie alle sue capacità di improvvisatore, arrangiatore e compositore.
Vincitore di prestigiosi premi internazionali, Rob ha suonato tra gli altri con Django Bates, The Cinematic Orchestra, Loose Tubes e Arve Henriksen, Enzo Zirilli e fa parte del nuovo quartetto di John Surman.
Un festival che si è svolto, per la seconda edizione, nei parchi archeologici di Naxos-Taormina, diretto da Gabriella Tigano, e di Segesta, diretto da Luigi Biondo, con la partecipazione di tantissimi ospiti per quindici appuntamenti, fra tavole rotonde, incontri con scrittori e studiosi, laboratori, seminari esperienziali, spettacoli di teatro, e concerti.
Un programma incentrato sui temi del Sacro, declinato in forme e linguaggi differenti, che il pubblico ha dimostrato di avere particolarmente apprezzato, con una grande partecipazione a tutte le iniziative in cartellone.
Dopo il successo di pubblico di questi giorni per i laboratori che sono svolti nei locali della biblioteca di Calatafimi e gli spettacoli andati in scena al Parco di archeologico di Segesta, la chiusura del Festival è affidata al concerto "Songs of love and exile" di Elina Duni & Rob Luft martedì 24 ottobre, alle 19.30 . L’ingresso è libero.
In duo con il musicista londinese Rob Luft (chitarra), Elina Duni (Albania) presenta brani dei suoi ultimi album: Lost Ships, A Time to Remember, pubblicati dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM, dove canta in nove lingue diverse, attingendo al repertorio tradizionale di Albania, Kosovo, Armenia e Sud Italia, sviluppando la sua personale ricerca espressiva grazie alla fusione tra melodie della tradizione e sonorità jazz.
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Elina Duni è tra le voci più intense della nuova scena musicale europea, arrivata in Svizzera bambina, dalla natia Albania, ha elaborato un suo personale percorso, per affermarsi come stella nascente nel panorama jazz europeo.La sua voce ci ipnotizza con antiche canzoni albanesi interpretate in chiave jazz. Rob Luft, è nato nel sud di Londra nel 1993. Nel 2016 ha ricevuto il Kenny Wheeler Jazz Prize dell’Accademia grazie alle sue capacità di improvvisatore, arrangiatore e compositore.
Vincitore di prestigiosi premi internazionali, Rob ha suonato tra gli altri con Django Bates, The Cinematic Orchestra, Loose Tubes e Arve Henriksen, Enzo Zirilli e fa parte del nuovo quartetto di John Surman.
Un festival che si è svolto, per la seconda edizione, nei parchi archeologici di Naxos-Taormina, diretto da Gabriella Tigano, e di Segesta, diretto da Luigi Biondo, con la partecipazione di tantissimi ospiti per quindici appuntamenti, fra tavole rotonde, incontri con scrittori e studiosi, laboratori, seminari esperienziali, spettacoli di teatro, e concerti.
Un programma incentrato sui temi del Sacro, declinato in forme e linguaggi differenti, che il pubblico ha dimostrato di avere particolarmente apprezzato, con una grande partecipazione a tutte le iniziative in cartellone.
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