Humour, eleganza, colpi di scena: "A qualcuno piace caldo", la commedia che consacrò la "divina" Marilyn
Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon in "A qualcuno piace caldo"
Humour, eleganza, colpi di scena in "una commedia assolutamente perfetta": non ha bisogno di presentazioni "A qualcuno piace caldo" ("Some Like it Hot") - film cult di Billy Wilder del 1959 - protagonista del nuovo appuntamento del "Supercineclub" al Rouge et Noir di Palermo.
Lunedì 27 maggio si potrà prender parte, come sempre, a due proiezioni: alle 18.30 nella versione doppiata in italiano; alle 21 in lingua originale con sottotitoli in italiano (preceduta alle 20.30 dalla presentazione di Gian Mauro Costa e Piero Violante).
Le esilaranti peripezie dei due jazzisti in fuga da una banda di gangster sono ormai indelebili nella storia del cinema, impreziosite dall'interpretazione di Jack Lemmon e Tony Curtis e di una meravigliosa Marilyn Monroe, all'apice della sua carriera, che per questo film si aggiudicò un Golden Globe.
E non è difficile capire perchè questa pellicola abbia contribuito a rendere l'attrice un'icona immortale: la divina Marilyn qui incarna il connubio perfetto di femminilità, ingenuità e verve. Un talento assoluto.
Come "da copione", Billy Wilder in "A qualcuno piace caldo" compie un magistrale lavoro nella costruzione di un'impeccabile, classica commedia degli equivoci ambientata nella Chicago degli anni del proibizionismo e dei regolamenti di conti tra clan mafiosi per la gestione di traffici illeciti, in primo luogo l’alcol.
I due protagonisti, il sassofonista Joe (Tony Curtis) e il contrabbassista Jerry (Jack Lemmon) assistono per caso al massacro di San Valentino del 1929 e per fuggire dagli scagnozzi di Al Capone ordiscono un piano alquanto originale: si travestono da donne e si uniscono a una banda impegnata in una tournée in Florida.
Nella messinscena che portano avanti verrà coinvolta anche Zucchero (Marylin Monroe), sexy cantante e suonatrice di ukulele, delusa da amori falliti e incallita bevitrice, che finirà per innamorarsi di uno dei due musicisti in fuga.
Ad aprire la serata un incontro con la squadra Andros basketm che ha riportato Palermo nella A1 femminile di pallacanestro. Prenderanno parte all'introduzione il presidente Allegra, accolto dal giornalista Paolo Vannini.
Lunedì 27 maggio si potrà prender parte, come sempre, a due proiezioni: alle 18.30 nella versione doppiata in italiano; alle 21 in lingua originale con sottotitoli in italiano (preceduta alle 20.30 dalla presentazione di Gian Mauro Costa e Piero Violante).
Le esilaranti peripezie dei due jazzisti in fuga da una banda di gangster sono ormai indelebili nella storia del cinema, impreziosite dall'interpretazione di Jack Lemmon e Tony Curtis e di una meravigliosa Marilyn Monroe, all'apice della sua carriera, che per questo film si aggiudicò un Golden Globe.
E non è difficile capire perchè questa pellicola abbia contribuito a rendere l'attrice un'icona immortale: la divina Marilyn qui incarna il connubio perfetto di femminilità, ingenuità e verve. Un talento assoluto.
Come "da copione", Billy Wilder in "A qualcuno piace caldo" compie un magistrale lavoro nella costruzione di un'impeccabile, classica commedia degli equivoci ambientata nella Chicago degli anni del proibizionismo e dei regolamenti di conti tra clan mafiosi per la gestione di traffici illeciti, in primo luogo l’alcol.
I due protagonisti, il sassofonista Joe (Tony Curtis) e il contrabbassista Jerry (Jack Lemmon) assistono per caso al massacro di San Valentino del 1929 e per fuggire dagli scagnozzi di Al Capone ordiscono un piano alquanto originale: si travestono da donne e si uniscono a una banda impegnata in una tournée in Florida.
Nella messinscena che portano avanti verrà coinvolta anche Zucchero (Marylin Monroe), sexy cantante e suonatrice di ukulele, delusa da amori falliti e incallita bevitrice, che finirà per innamorarsi di uno dei due musicisti in fuga.
Ad aprire la serata un incontro con la squadra Andros basketm che ha riportato Palermo nella A1 femminile di pallacanestro. Prenderanno parte all'introduzione il presidente Allegra, accolto dal giornalista Paolo Vannini.
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