I cruenti fatti di sangue degli anni '80: in mostra le foto di "Macelleria Palermo"

Particolare dello scatto di copertina della mostra "Macelleria Palermo"
Venerdì 12 gennaio alle 18.30, Alessandra Costante inaugura la mostra fotografica "Macelleria Palermo" di Franco Lannino e Michele Naccari, nella sede di Assostampa Sicilia in via Crispi a Palermo.
Dal 15 gennaio al 10 febbraio, la mostra che racconta l'orrore di Palermo negli anni Ottanta in quarantaquattro fotografie, è visitabile lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 18.00 e negli altri giorni, esclusi sabato e domenica, dalle 9.00 alle 14.00.
Le foto di Lannino e Naccari sono un viaggio per immagini nella città mattatoio, per ricordare quegli orrori oggi dimenticati da molti, se non, per i più giovani, ancora sconosciuti.
Quarantaquattro foto tutte in bianco e nero per quarantaquattro delitti avvenuti a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, tra le guerre di mafia e le stragi che hanno sfigurato il volto della "Palermo felicissima".
Una mostra il cui catalogo ha in copertina non un cadavere, ma i segni col gesso lasciati sull'asfalto dopo che l'uomo ucciso è stato rimosso.
"Macelleria Palermo" di Franco Lannino e Michele Naccari si appresta a un tour nazionale con tappe a Milano e a Trieste.
Molte delle immagini, come racconta la copertina del catalogo (c'è anche un'audioguida che viene distribuita gratuitamente ai visitatori della mostra), oggi non potrebbero essere pubblicate perché sarebbero di grave turbamento per la quantità di sangue e per l'orrore mostrato.
Dal 15 gennaio al 10 febbraio, la mostra che racconta l'orrore di Palermo negli anni Ottanta in quarantaquattro fotografie, è visitabile lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 18.00 e negli altri giorni, esclusi sabato e domenica, dalle 9.00 alle 14.00.
Le foto di Lannino e Naccari sono un viaggio per immagini nella città mattatoio, per ricordare quegli orrori oggi dimenticati da molti, se non, per i più giovani, ancora sconosciuti.
Quarantaquattro foto tutte in bianco e nero per quarantaquattro delitti avvenuti a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, tra le guerre di mafia e le stragi che hanno sfigurato il volto della "Palermo felicissima".
Una mostra il cui catalogo ha in copertina non un cadavere, ma i segni col gesso lasciati sull'asfalto dopo che l'uomo ucciso è stato rimosso.
"Macelleria Palermo" di Franco Lannino e Michele Naccari si appresta a un tour nazionale con tappe a Milano e a Trieste.
Molte delle immagini, come racconta la copertina del catalogo (c'è anche un'audioguida che viene distribuita gratuitamente ai visitatori della mostra), oggi non potrebbero essere pubblicate perché sarebbero di grave turbamento per la quantità di sangue e per l'orrore mostrato.
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