I morti ammazzati in una mostra unica: "Macelleria Palermo" negli scatti di Lannino e Naccari

Una delle foto in mostra per "Macelleria Palermo" (foto di Franco Lannino)
Una mostra che va vista solo da chi sente il bisogno di conoscere a quali orrori era costretta la popolazione di questa città. Immagini forti che potrebbero urtare la sensibilità e che per questo non sono adatte a tutti.
Si intitola Macelleria Palermo, la mostra fotografica che raccoglie alcuni scatti dei fotoreporter Franco Lannino e Michele Naccari, allestita presso lo studio di architettura "Pbaa Prestileo Bianco Architetti", in via del Fervore 15, a Palazzo Naselli.
L'esposizione è aperta al pubblico dal 24 giugno al 22 luglio ed è visitabile ogni pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30.
È una mostra aperta a tutti ma non per tutti.
«Abbiamo il dovere di informarvi - dicono gli organizzatori -. Abbiamo stampato pure un catalogo che viene distribuito gratuitamente o, per chi volesse, a fronte di una piccola offerta che sarà devoluta ai gatti abbandonati del rifugio Ediga».
Si intitola Macelleria Palermo, la mostra fotografica che raccoglie alcuni scatti dei fotoreporter Franco Lannino e Michele Naccari, allestita presso lo studio di architettura "Pbaa Prestileo Bianco Architetti", in via del Fervore 15, a Palazzo Naselli.
L'esposizione è aperta al pubblico dal 24 giugno al 22 luglio ed è visitabile ogni pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30.
È una mostra aperta a tutti ma non per tutti.
«Abbiamo il dovere di informarvi - dicono gli organizzatori -. Abbiamo stampato pure un catalogo che viene distribuito gratuitamente o, per chi volesse, a fronte di una piccola offerta che sarà devoluta ai gatti abbandonati del rifugio Ediga».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi
-
ESPERIENZE
Un Safari da vivere nel cuore della Sicilia: una famiglia ha creato un paradiso selvaggio