I Santi di Mose tra il pop e il surreale: l'artista etnea reinterpreta la tradizione delle immaginette sacre

"San Calogero e i pani volanti", tecnica mista su tela, 2020 (part.)
Un'antologia di "santini" non convenzionale fatta di intuizioni paradossali, provocazioni più o meno riuscite, accurati omaggi filologici, ricerche in equilibrio fra originalità e fedeltà all'iconografia tradizionale. L'impressione è quella di un riuscito sodalizio che scardina i Santi dagli altari tramutandoli in esseri simpatici dal piglio fra il pop e il surreale.
Tradotti in una visione kaleidoscopica fatta di frammenti aguzzi riempiti di colore acceso con la cifra stilistica consueta, MOSE destruttura la gravità e la solennità implicite generalmente nelle rappresentazioni della fede.
Il linguaggio di Aghios Pop è infatti giocoso e leggero, una rivisitazione scaltrita dell’arte popolare che strizza l’occhio all'arte näif di cui utilizza l'ingenuità formale, l'assenza di prospettiva, la semplificazione simbolica del paesaggio, le campiture piatte e una cromia priva di sfumature e chiaroscuri.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni (ad esclusione della domenica), dal 7 maggio fino al primo giugno, dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
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