L'influenza e il linguaggio dei social: la riflessione con "Cogito, un aperitivo per la Mente"
L'autrice Domitilla Ferrari
Si rinnovano gli appuntamenti con "Cogito, un aperitivo per la Mente", rassegna di incontri che si propongono come momenti di dissertazione e approfondimento sul contemporaneo all'interno di diversi spazi monumentali di Palermo. Il primo appuntamento è in programma venerdì 18 maggio alle 19.30 alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana.
La rassegna, inserita nel cartellone di "Palermo Capitale della cultura 2018" e ideata da Francesca ed Alberto Tasca d’Almerita, parte da un primo incontro stimolante: si parlerà di "Impatto social" avviando una riflessione attenta e necessaria sull'influire dei social media sulla nostra esistenza.
Il dibattito prende le mosse da una serie di numeri legati proprio ai social: 34 milioni di persone in Italia (57% della popolazione italiana) e 3196 miliardi nel mondo (42% della popolazione mondiale) sono utenti attivi sui social media. 2.617 è il numero medio di volte che tocchiamo il nostro smartphone al giorno.
E ancora: 1 ora e 53 minuti è il tempo medio che trascorriamo al giorno sui social e si stima che alla fine della nostra vita avremo trascorso connessi quasi 5 anni e 4 mesi della nostra vita. L'impatto dei social non si limita al tempo: invade il linguaggio cambiando il nostro modo di esprimere le emozioni e creando una “socialità senza corpo”: nuove relazioni umane che prescindono dall’essere fisicamente presenti nello stesso posto.
Durante l'incontro si parlerà con Domitilla Ferrari, autrice di "Due gradi e mezzo di separazione" (Sperling and Kupfer), trattando argomenti come l'amnesia digitale, la perdita della "memoria culturale", il diritto all’oblio, ill nuovo regolamento sulla privacy e la "social-linguistica".
Come di consueto Salvo Piparo e le sue CogitAzioni accoglieranno il pubblico, con la direzione di Alfio Scuderi. Musiche a tema mentre proiezioni e pannelli faranno una radiografia del mondo dei social e del loro impatto. Dal libro a “faccialibro”, la biblioteca regia, già sede del parlamento siciliano: ecco perché la scelta del luogo, come di consueto “parlante”.
La rassegna, inserita nel cartellone di "Palermo Capitale della cultura 2018" e ideata da Francesca ed Alberto Tasca d’Almerita, parte da un primo incontro stimolante: si parlerà di "Impatto social" avviando una riflessione attenta e necessaria sull'influire dei social media sulla nostra esistenza.
Il dibattito prende le mosse da una serie di numeri legati proprio ai social: 34 milioni di persone in Italia (57% della popolazione italiana) e 3196 miliardi nel mondo (42% della popolazione mondiale) sono utenti attivi sui social media. 2.617 è il numero medio di volte che tocchiamo il nostro smartphone al giorno.
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Numeri che per quanto enormi possono sembrare "innocenti", se non fosse che vanno ad affiancarsi ad altri dati decisamente più allarmanti: negli Stati Uniti l’anno scorso sono morti 6000 pedoni che, anziché guardare la strada, avevano gli occhi fissi sul cellulare. 3 incidenti su 4 sono dovuti a distrazione: scrivere un messaggio o guardare i social mentre si guida equivale a guidare bendati per 10 secondi.E ancora: 1 ora e 53 minuti è il tempo medio che trascorriamo al giorno sui social e si stima che alla fine della nostra vita avremo trascorso connessi quasi 5 anni e 4 mesi della nostra vita. L'impatto dei social non si limita al tempo: invade il linguaggio cambiando il nostro modo di esprimere le emozioni e creando una “socialità senza corpo”: nuove relazioni umane che prescindono dall’essere fisicamente presenti nello stesso posto.
Durante l'incontro si parlerà con Domitilla Ferrari, autrice di "Due gradi e mezzo di separazione" (Sperling and Kupfer), trattando argomenti come l'amnesia digitale, la perdita della "memoria culturale", il diritto all’oblio, ill nuovo regolamento sulla privacy e la "social-linguistica".
Come di consueto Salvo Piparo e le sue CogitAzioni accoglieranno il pubblico, con la direzione di Alfio Scuderi. Musiche a tema mentre proiezioni e pannelli faranno una radiografia del mondo dei social e del loro impatto. Dal libro a “faccialibro”, la biblioteca regia, già sede del parlamento siciliano: ecco perché la scelta del luogo, come di consueto “parlante”.
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