Il capolavoro di Serpotta e il "clone" di Caravaggio: a Palermo le visite all'Oratorio di San Lorenzo

L'oratorio di San Lorenzo a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
L'Oratorio di San Lorenzo è un luogo di rara bellezza, noto non soltanto alla storia dell’arte ma anche alla cronaca nera. Fu realizzato alla fine del 1500 come sede della Compagnia di San Francesco, sui resti di una chiesetta dedicata a san Lorenzo.
Nell’ottobre del 1969, finì sulle pagine dei giornali di tutto il mondo per il clamoroso furto della "Natività coi santi Francesco e Lorenzo", capolavoro del Caravaggio dipinto nel 1609.
Lo splendido quadro non fu mai ritrovato, ma oggi la nicchia, rimasta a lungo vuota, ospita un "clone" eseguito con le più avanzate tecnologie. La storia del furto è ancora avvolta nel mistero, con periodici colpi di scena e rivelazioni.
Misteri a parte, l’Oratorio è un vero e proprio scrigno d’arte con i preziosi bassorilievi prospettici di Giacomo Serpotta, i sedili perimetrali intarsiati in avorio e madreperla e il pavimento con marmi policromi.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
L'Oratorio di San Lorenzo è un luogo di rara bellezza, noto non soltanto alla storia dell’arte ma anche alla cronaca nera. Fu realizzato alla fine del 1500 come sede della Compagnia di San Francesco, sui resti di una chiesetta dedicata a san Lorenzo.
Nell’ottobre del 1969, finì sulle pagine dei giornali di tutto il mondo per il clamoroso furto della "Natività coi santi Francesco e Lorenzo", capolavoro del Caravaggio dipinto nel 1609.
Lo splendido quadro non fu mai ritrovato, ma oggi la nicchia, rimasta a lungo vuota, ospita un "clone" eseguito con le più avanzate tecnologie. La storia del furto è ancora avvolta nel mistero, con periodici colpi di scena e rivelazioni.
Misteri a parte, l’Oratorio è un vero e proprio scrigno d’arte con i preziosi bassorilievi prospettici di Giacomo Serpotta, i sedili perimetrali intarsiati in avorio e madreperla e il pavimento con marmi policromi.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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