Il dipinto-gioiello di Novelli ritrovato nel tempio delle monache: alla scoperta della Chiesa dell'Origlione di Palermo

La Chiesa di San Giovanni dell'Origlione a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Costruita nel 1600 come chiesa annessa al convento di monache benedettine, la Chiesa dell'Origlione fu dotata nel 1717 di un camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro, senza essere viste.
Travagliata la storia delle sue inquiline: nel 1532 nove monache, “pel desiderio di menar vita più rigida ed austera”, lasciarono il complesso dell’Origlione per fondare il convento dei Sett’Angeli. Al loro posto subentrarono le monache olivetane delle Repentite. La chiesa fu abbandonata nel 1866 a seguito della requisizione dei beni ecclesiastici.
Il 9 maggio 1943 rimase danneggiata da una bomba. L’interno è uno scrigno di tesori. Nel corso di recenti lavori, è riemerso un brano del ciclo pittorico originario di Pietro Novelli. Si riteneva fosse un affresco, ma in realtà è un rarissimo dipinto a olio su muro.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Costruita nel 1600 come chiesa annessa al convento di monache benedettine, la Chiesa dell'Origlione fu dotata nel 1717 di un camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro, senza essere viste.
Travagliata la storia delle sue inquiline: nel 1532 nove monache, “pel desiderio di menar vita più rigida ed austera”, lasciarono il complesso dell’Origlione per fondare il convento dei Sett’Angeli. Al loro posto subentrarono le monache olivetane delle Repentite. La chiesa fu abbandonata nel 1866 a seguito della requisizione dei beni ecclesiastici.
Il 9 maggio 1943 rimase danneggiata da una bomba. L’interno è uno scrigno di tesori. Nel corso di recenti lavori, è riemerso un brano del ciclo pittorico originario di Pietro Novelli. Si riteneva fosse un affresco, ma in realtà è un rarissimo dipinto a olio su muro.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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