Il pittore spagnolo che "ha trovato casa" in Italia: le opere di Gonzalo Orquín a Palermo

Gonzalo Orquín
Un diario pittorico lungo vent’anni, tra biografia e storia, tra luoghi di Palermo e immagini interiori.
È questo il cuore di "Viaggio in Italia (2005–2025)", la mostra personale del pittore spagnolo Gonzalo Orquín, che viene inaugurata il 3 settembre alle 18.00 a Palazzo Sant’Elia ed è visitabile fino al 26 ottobre.
Promossa e sostenuta dalla Fondazione Sant’Elia con il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, l’esposizione raccoglie 25 opere che documentano vent’anni di attività pittorica, molte delle quali provenienti da collezioni private e dunque raramente accessibili al pubblico.
A queste si aggiungono lavori inediti, realizzati proprio nel corso del recente periodo di residenza dell’artista presso Palazzo Sant’Elia.
Nato ad Aracena, in Andalusia, e formatosi a Siviglia, Orquín arriva in Italia nell’ottobre 2004 grazie a un programma Erasmus presso l’Accademia Pietro Vannucci di Perugia.
Da allora, l’Italia diventa il luogo dove la sua pittura mette radici, si evolve e si confronta con la storia dell’arte, il paesaggio urbano, la spiritualità e le tensioni del presente.
La mostra è un diario pittorico intimo, in cui ogni opera diventa frammento di memoria, riflessione sulla condizione umana ed esercizio di resilienza emotiva. Con uno stile che mescola classicismo e contemporaneità, Orquín costruisce un dialogo profondo tra biografia e storia, tra luoghi vissuti e immagini interiori.
La mostra si inserisce tra le iniziative “Arte Contemporanea in Sicilia” promosse da Fondazione Sant’Elia.
È questo il cuore di "Viaggio in Italia (2005–2025)", la mostra personale del pittore spagnolo Gonzalo Orquín, che viene inaugurata il 3 settembre alle 18.00 a Palazzo Sant’Elia ed è visitabile fino al 26 ottobre.
Promossa e sostenuta dalla Fondazione Sant’Elia con il patrocinio della Città Metropolitana di Palermo, l’esposizione raccoglie 25 opere che documentano vent’anni di attività pittorica, molte delle quali provenienti da collezioni private e dunque raramente accessibili al pubblico.
A queste si aggiungono lavori inediti, realizzati proprio nel corso del recente periodo di residenza dell’artista presso Palazzo Sant’Elia.
Nato ad Aracena, in Andalusia, e formatosi a Siviglia, Orquín arriva in Italia nell’ottobre 2004 grazie a un programma Erasmus presso l’Accademia Pietro Vannucci di Perugia.
Da allora, l’Italia diventa il luogo dove la sua pittura mette radici, si evolve e si confronta con la storia dell’arte, il paesaggio urbano, la spiritualità e le tensioni del presente.
La mostra è un diario pittorico intimo, in cui ogni opera diventa frammento di memoria, riflessione sulla condizione umana ed esercizio di resilienza emotiva. Con uno stile che mescola classicismo e contemporaneità, Orquín costruisce un dialogo profondo tra biografia e storia, tra luoghi vissuti e immagini interiori.
La mostra si inserisce tra le iniziative “Arte Contemporanea in Sicilia” promosse da Fondazione Sant’Elia.
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