Il "principe" del pianoforte sul palco del Politeama Garibaldi: il viaggio in musica di Francesco Libetta
Il pianista Francesco Libetta
"L’aristocratico della tastiera con il profilo e il portamento di un principe rinascimentale": così il New York Times ha definito Francesco Libetta, virtuoso del pianoforte che apre la nuova stagione di Amici della Musica al Politeama Garibaldi di Palermo lunedì 28 gennaio.
Con "Il viandante" il pianista presenta un programma che spazia da Gioacchino Rossini a Franz Shubert, fino a Franz Liszt, in un viaggio musicale che è anche intima esplorazione di sè:
«Il brano di Rossini è una sarcastica descrizione di una gita in treno. La "Fantasia" di Schubert, sotto una brillante cordialità melodica, ci illustra una visione, romantica e spirituale, della condizione esistenziale umana. I brani di Liszt fanno riferimento a esperienze culturali vissute durante gli anni trascorsi in Italia: la musica napoletana, la grande letteratura antica, la leggendaria vitalità di Napoli», sottolinea Libetta.
Dopo essersi imposto all'attenzione internazionale nel 2000 al "Miami International Piano Festival of Discovery", è stato invitato a partecipare alle più prestigiose stagioni concertistiche tra Stati Uniti, Londra, Parigi, Stoccolma, Oslo, Barcellona, Tokio e Osaka.
Si è esiibito in alcune delle più importanti istituzioni musicali come il Teatro alla Scala di Milano e la Carnegie Hall di New York, collaborando inoltre come direttore d'orchestra con I Filarmonici di Verona, la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e l’Orchestra del Teatro Nazionale di Tirana.
Con "Il viandante" il pianista presenta un programma che spazia da Gioacchino Rossini a Franz Shubert, fino a Franz Liszt, in un viaggio musicale che è anche intima esplorazione di sè:
«Il brano di Rossini è una sarcastica descrizione di una gita in treno. La "Fantasia" di Schubert, sotto una brillante cordialità melodica, ci illustra una visione, romantica e spirituale, della condizione esistenziale umana. I brani di Liszt fanno riferimento a esperienze culturali vissute durante gli anni trascorsi in Italia: la musica napoletana, la grande letteratura antica, la leggendaria vitalità di Napoli», sottolinea Libetta.
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Acclamato dalla critica internazionale fin dai primi anni Novanta, Francesco Libetta è oggi l’unico artista italiano a cui il regista Bruno Monsaingeon, celebre per i suoi documentari su Glenn Gould e Sviatoslav Richter, abbia dedicato un suo lavoro.Dopo essersi imposto all'attenzione internazionale nel 2000 al "Miami International Piano Festival of Discovery", è stato invitato a partecipare alle più prestigiose stagioni concertistiche tra Stati Uniti, Londra, Parigi, Stoccolma, Oslo, Barcellona, Tokio e Osaka.
Si è esiibito in alcune delle più importanti istituzioni musicali come il Teatro alla Scala di Milano e la Carnegie Hall di New York, collaborando inoltre come direttore d'orchestra con I Filarmonici di Verona, la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e l’Orchestra del Teatro Nazionale di Tirana.
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