"Il tempo nell'arte": giovani artisti palermitani espongono al centro culturale Sant'Erasmo
Particolare di una foto del progetto "Il tempo nell'arte"
La Casa della Cooperazione è uno spazio culturale polifunzionale nato dalla valorizzazione di un bene confiscato alla mafia e restituito alla cittadinanza dall'Ong CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, per promuovere cultura, arte ed economia solidale.
E proprio all'interno di questi spazi sei giovani artisti palermitani espongono i loro lavori di arte visiva, fino al 17 novembre, con delle opere accomunate da unico filo conduttore: il tempo.
La mostra si configura come un viaggio attraverso diverse forme d'arte: la fotografia di Eleonora Orlando e Azzurra Conigliaro e la partecipazione di Anna Marìa Girgenti; le sculture in sughero di Ignazio Romeo; le pitture di Riccardo Gentile e i disegni manga di Martina Barca.
Ignazio Romeo (1989) in arte Gnappo, è un ragazzo della Costa Sud di Palermo che scopre una grande passione per le sculture in sughero. Da anni compone oggetti di diverse dimensioni assemblando e levigando questo materiale.
Anna Marìa Girgenti (1997), a soli 9 anni, con la prima macchina fotografica regalata dal padre, impara a conoscere questa forma d'arte. Inoltre ama anche disegnare e dipingere, prediligendo la tecnica dell'acquarello.
L'interesse di Riccardo Gentile (2002) per la storia dell'arte e le poetiche dei grandi artisti, lo spinge ad approfondire la filosofia e il pensiero. Comincia a studiare l'arte contemporanea, astratta e concettuale, prendendo parte a concorsi nazionali. Nel 2018 si classifica al primo posto del concorso "Marco Sacchi" con un'opera sull'immigrazione, dal titolo "Mio fratello che guarda il mondo".
Martina Barca frequenta il Liceo Artistico Catalano, inizia a dipingere da piccola sotto l'impulso dei nonni e perfeziona la sua tecnica di giorno in giorno.
E proprio all'interno di questi spazi sei giovani artisti palermitani espongono i loro lavori di arte visiva, fino al 17 novembre, con delle opere accomunate da unico filo conduttore: il tempo.
La mostra si configura come un viaggio attraverso diverse forme d'arte: la fotografia di Eleonora Orlando e Azzurra Conigliaro e la partecipazione di Anna Marìa Girgenti; le sculture in sughero di Ignazio Romeo; le pitture di Riccardo Gentile e i disegni manga di Martina Barca.
Ignazio Romeo (1989) in arte Gnappo, è un ragazzo della Costa Sud di Palermo che scopre una grande passione per le sculture in sughero. Da anni compone oggetti di diverse dimensioni assemblando e levigando questo materiale.
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Eleonora Orlando (1992), è laureata in disegno industriale. La fotografia per lei rappresenta un piccolo frammento di vita quotidiana in bianco e nero, che riflette l'anima delle persone. Azzurra Conigliaro, invece, predilige la portrait photography e la street photography, passando per la macro. Anna Marìa Girgenti (1997), a soli 9 anni, con la prima macchina fotografica regalata dal padre, impara a conoscere questa forma d'arte. Inoltre ama anche disegnare e dipingere, prediligendo la tecnica dell'acquarello.
L'interesse di Riccardo Gentile (2002) per la storia dell'arte e le poetiche dei grandi artisti, lo spinge ad approfondire la filosofia e il pensiero. Comincia a studiare l'arte contemporanea, astratta e concettuale, prendendo parte a concorsi nazionali. Nel 2018 si classifica al primo posto del concorso "Marco Sacchi" con un'opera sull'immigrazione, dal titolo "Mio fratello che guarda il mondo".
Martina Barca frequenta il Liceo Artistico Catalano, inizia a dipingere da piccola sotto l'impulso dei nonni e perfeziona la sua tecnica di giorno in giorno.
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