Il "Trekking degli Elimi" a Segesta: una domenica in natura tra sorgenti, cascate e agrumeti
Il tempio dorico di Segesta
Vivere il Parco Archeologico di Segesta in modo assolutamente inedito e avventuroso, seguendo un sentiero che permette di godere appieno delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche di un territorio incontaminato.
Chi ama il trekking a stretto contatto con l’archeologia non può perdersi un appuntamento molto amato che torna a Segesta nella prima domenica di marzo, quando al Parco l'ingresso è gratuito.
Domenica 5 marzo, a partire dalle 9.20, parte infatti il Trekking degli Elimi, vera esperienza immersiva sul territorio per scoprire zone del parco poco conosciute come il santuario in contrada Mango, lungo un percorso tra sorgenti, cascatelle, agrumeti.
Il percorso di circa 4 km parte dall’ingresso, raggiunge Case Barbaro per costeggiare, in totale sicurezza, lo strapiombo della montagna: girando intorno a balze rocciose su un sentiero sterrato, si passa da grotta Vanella, per raggiungere l’area archeologica del santuario.
Da qui, inerpicandosi lungo il costone del Vallone della Fusa, si raggiungerà il sentiero che porta allo Stazzo sede dell’Antiquarium dove sono esposti reperti riferiti anche alle zone attraversate.
Chi ama il trekking a stretto contatto con l’archeologia non può perdersi un appuntamento molto amato che torna a Segesta nella prima domenica di marzo, quando al Parco l'ingresso è gratuito.
Domenica 5 marzo, a partire dalle 9.20, parte infatti il Trekking degli Elimi, vera esperienza immersiva sul territorio per scoprire zone del parco poco conosciute come il santuario in contrada Mango, lungo un percorso tra sorgenti, cascatelle, agrumeti.
Il percorso di circa 4 km parte dall’ingresso, raggiunge Case Barbaro per costeggiare, in totale sicurezza, lo strapiombo della montagna: girando intorno a balze rocciose su un sentiero sterrato, si passa da grotta Vanella, per raggiungere l’area archeologica del santuario.
Da qui, inerpicandosi lungo il costone del Vallone della Fusa, si raggiungerà il sentiero che porta allo Stazzo sede dell’Antiquarium dove sono esposti reperti riferiti anche alle zone attraversate.
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