In scena al Pagliarelli le detenute: lo spettacolo gratuito "In stato di grazia" di OltemuraLab

Una fotografia di backstage dello spettacolo
Lo spettacolo é liberamente ispirato a "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini e vede come performers, sul palco, le detenute (leggi articolo di approfondimento): "In stato di grazia" é il titolo dello spettacolo teatrale è allestito venerdì 12 ottobre alle 17 (ingresso gratuito) al teatro dell’Istituto Penitenziario.
Il progetto artistico é figlio della compagnia teatrale OltreMura: il laboratorio di teatro all'interno del carcere è stato ideato e condotto dalla regista Claudia Calcagnile e, insieme alla regista, anche Francesco Paolo Catalano, curatore della fotografia e dell’immagine della rappresentazione.
Lo spettacolo, che vede la collaborazione delle attrici Carla Munnia e Nunzia Lo Presti, è una riflessione sul tema dell’identità, l’inizio di un viaggio di cui non si conosce la meta, un tentativo di sottrazione al proprio ruolo sociale.
La regia è di Claudia Calcagnile, assistente alla regia e immagine Francesco Paolo Catalano, aiuto regia Lidia Papotto, costumi Concetta Chillemi e Patty Owens, disegno luci Vincenzo Cannioto, scenografia Giuseppe Accardo, elaborazioni sonore Gaia Quirini, Grafica Sonja Burgì, la comunicazione è di Maghweb.
Il progetto artistico é figlio della compagnia teatrale OltreMura: il laboratorio di teatro all'interno del carcere è stato ideato e condotto dalla regista Claudia Calcagnile e, insieme alla regista, anche Francesco Paolo Catalano, curatore della fotografia e dell’immagine della rappresentazione.
Lo spettacolo, che vede la collaborazione delle attrici Carla Munnia e Nunzia Lo Presti, è una riflessione sul tema dell’identità, l’inizio di un viaggio di cui non si conosce la meta, un tentativo di sottrazione al proprio ruolo sociale.
La regia è di Claudia Calcagnile, assistente alla regia e immagine Francesco Paolo Catalano, aiuto regia Lidia Papotto, costumi Concetta Chillemi e Patty Owens, disegno luci Vincenzo Cannioto, scenografia Giuseppe Accardo, elaborazioni sonore Gaia Quirini, Grafica Sonja Burgì, la comunicazione è di Maghweb.
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