Incontri, concerti e proiezioni: a Palermo il "Festival delle Letterature Migranti", il programma
Tantissimi eventi, cinque sezioni, sette scatole narrative, cinque giorni di manifestazione e un tema: quello del Corpo Condiviso. E poi, le autrici più significative del panorama culturale contemporaneo.
Incontri con scrittrici, dibattiti, concerti, momenti di incontro e riflessione online e in presenza: uno sguardo a 360° sul mondo che ci circonda.
È dedicata interamente allo sguardo delle donne la settima edizione del Festival delle Letterature Migranti, organizzato dall’omonima associazione con l'obiettivo di riscrivere il ruolo di Palermo come città di integrazione, cultura, accoglienza.
L’impegno civile è stato raccolto da una rete di istituzioni e associazioni cittadine composita e trasversale ma con il comune obiettivo di esprimere in termini culturali il tema dei diritti umani.
Per l'edizione 2021, in programma dal 27 al 31 ottobre, il Festival mantiene alcuni eventi in presenza nel rispetto delle misure di sicurezza richieste ma ha anche una proiezione integrale sul web, con un palinsesto di presentazioni in diretta streaming e incontri online.
Oltre agli incontri letterari, in programma anche quest’anno concerti, proiezioni, momenti teatrali ed un evento della sezione Arti Visive realizzato in collaborazione con la Fondazione Merz e parte dell’inaugurazione di Zac Centrale, il nuovo presidio permanente della Fondazione Merz dedicato alle arti del nostro tempo.
Il programma completo della manifestazione è consultabile online sul sito dell'evento.
Svelata, intanto, l’immagine grafica che accompagna questa edizione: la Signora Gulliver realizzata da Azzurra Messina e #ditosinistro.
«La figura che le prime illustrazioni de I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift mostravano legata a Lilliput, si rivolta e si disanima nella più estatica delle cadute – dice Davide Camarrone -. Gulliver è donna: la mente, i sensi, il cuore e le membra sono connesse, rette, trattenute, ancorate e gravate del peso di figure minutissime che paiono venir fuori dalle Tentazioni di Sant’Antonio di Hieronymus Bosch.
La caduta è reversibile. Il corpo può liberarsi delle schiavitù materiali e immateriali, sfuggire all’estinzione e all’isolamento. La Signora Gulliver dà corpo al racconto della settima edizione del Festival delle Letterature Migranti».
Incontri con scrittrici, dibattiti, concerti, momenti di incontro e riflessione online e in presenza: uno sguardo a 360° sul mondo che ci circonda.
È dedicata interamente allo sguardo delle donne la settima edizione del Festival delle Letterature Migranti, organizzato dall’omonima associazione con l'obiettivo di riscrivere il ruolo di Palermo come città di integrazione, cultura, accoglienza.
L’impegno civile è stato raccolto da una rete di istituzioni e associazioni cittadine composita e trasversale ma con il comune obiettivo di esprimere in termini culturali il tema dei diritti umani.
Per l'edizione 2021, in programma dal 27 al 31 ottobre, il Festival mantiene alcuni eventi in presenza nel rispetto delle misure di sicurezza richieste ma ha anche una proiezione integrale sul web, con un palinsesto di presentazioni in diretta streaming e incontri online.
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Oltre 30 incontri con alcune tra le più significative autrici del panorama culturale italiano e internazionale, da Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con "L'acqua del lago non è mai dolce" (Bompiani), alla giornalista, regista e scrittrice francese Ingrid Seyman con il suo ultimo libro La Piccola Conformista (Sellerio, 2021).Oltre agli incontri letterari, in programma anche quest’anno concerti, proiezioni, momenti teatrali ed un evento della sezione Arti Visive realizzato in collaborazione con la Fondazione Merz e parte dell’inaugurazione di Zac Centrale, il nuovo presidio permanente della Fondazione Merz dedicato alle arti del nostro tempo.
Il programma completo della manifestazione è consultabile online sul sito dell'evento.
Svelata, intanto, l’immagine grafica che accompagna questa edizione: la Signora Gulliver realizzata da Azzurra Messina e #ditosinistro.
«La figura che le prime illustrazioni de I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift mostravano legata a Lilliput, si rivolta e si disanima nella più estatica delle cadute – dice Davide Camarrone -. Gulliver è donna: la mente, i sensi, il cuore e le membra sono connesse, rette, trattenute, ancorate e gravate del peso di figure minutissime che paiono venir fuori dalle Tentazioni di Sant’Antonio di Hieronymus Bosch.
La caduta è reversibile. Il corpo può liberarsi delle schiavitù materiali e immateriali, sfuggire all’estinzione e all’isolamento. La Signora Gulliver dà corpo al racconto della settima edizione del Festival delle Letterature Migranti».
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