"Invito a Palazzo": porte aperte per le visite gratuite a Palazzo Branciforte

La biblioteca di palazzo Branciforte
Anche quest'anno, la Fondazione Sicilia, partecipa con Palazzo Branciforte e Villa Zito, alla manifestazione "Invito a Palazzo - Arte e Storia nelle Banche", che prevede, ogni primo sabato di ottobre, l’apertura con visite guidate e gratuite delle sedi storiche delle banche e, dal 2015, delle Fondazioni di origine bancaria nelle città italiane.
A Palazzo Branciforte sono previste le visite guidate gratuite a partire dalle 9.30 (ultima visita alle ore 18.30).
Costruito alla fine del 1500, Palazzo Branciforte ha una storia strettamente legata alla vita di Palermo. Nel 1801 divenne sede del “Monte della Pietà per la Pignorazione” e fu destinato ad accogliere la sezione dei beni non preziosi.
Denominato “Monte di Santa Rosalia” in onore della patrona della città, l’edificio subì gravi danni nel 1848, a causa di un incendio, e in seguito, durante la Seconda Guerra mondiale, per i bombardamenti aerei. Nonostante tutto, fu recuperato e continuò a ospitare l’attività di credito su pegno sino agli anni Ottanta del secolo scorso.
Venne poi acquisito dal Banco di Sicilia e nel 2005 diventò proprietà della Fondazione Banco di Sicilia che, grazie a un magnifico e originale progetto di restauro firmato dalla celebre Gae Aulenti, ne ha fatto un centro culturale polivalente.
A Palazzo Branciforte sono previste le visite guidate gratuite a partire dalle 9.30 (ultima visita alle ore 18.30).
Costruito alla fine del 1500, Palazzo Branciforte ha una storia strettamente legata alla vita di Palermo. Nel 1801 divenne sede del “Monte della Pietà per la Pignorazione” e fu destinato ad accogliere la sezione dei beni non preziosi.
Denominato “Monte di Santa Rosalia” in onore della patrona della città, l’edificio subì gravi danni nel 1848, a causa di un incendio, e in seguito, durante la Seconda Guerra mondiale, per i bombardamenti aerei. Nonostante tutto, fu recuperato e continuò a ospitare l’attività di credito su pegno sino agli anni Ottanta del secolo scorso.
Venne poi acquisito dal Banco di Sicilia e nel 2005 diventò proprietà della Fondazione Banco di Sicilia che, grazie a un magnifico e originale progetto di restauro firmato dalla celebre Gae Aulenti, ne ha fatto un centro culturale polivalente.
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